CAI Eagle Team su Cannabis al Sergent in Valle dell'Orco

La Valle dell’Orco è situata nelle Alpi Graie e si trova in Piemonte, a sud della Val d’Aosta e a nord delle Valli di Lanzo. Nel grande capitolo della storia dell’alpinismo occupa un posto importante. Qui, a cavallo tra gli anni ’70 e ‘80 si è svolta una vera e propria rivoluzione. Un gruppo di giovani arrampicatori riuscì a trasformare il tradizionalismo del mondo alpinistico piemontese e italiano facendosi ispirare dalle teorie di Gian Piero Motti. Scritti che spesso comparivano sulla Rivista Mensile del CAI e sulla Rivista della Montagna, di cui per un certo periodo (dal 1975 al 1977) ne è stato il direttore. 

Valle dell'Orco - Il Sergent
Valle dell'Orco - Il Sergent © Luca Galbiati (Archivio Sassbaloss)


Qui, come in Val di Mello, i nuovi itinerari vengono battezzati con nomi evocativi. Ad esempio: Cannabis, Fessura della Disperazione, Diedro Nanchez, Itaca nel sole e Sole nascente.
I climber dell’epoca (Gian Piero Motti, Roberto Bonelli, Giancarlo Grassi, Danilo Galante, Andrea Gobetti, solo per citarne alcuni) accostano le pareti della Valle dell’Orco a quelle della Yosemite Valley e al suo simbolico El Capitan. Ed è così che le pareti vengono battezzate Sergent, Capitan, Parete del Disertore, Torre di Aimonin, ecc…

Valle dell'Orco/Sergent - Via Cannabis - Luca Ducoli su L2
Valle dell'Orco/Sergent - Via Cannabis - Luca Ducoli su L2 © Daniele Lo Russo

Nel gruppo di arrampicatori circolano diverse filosofie: non è importante raggiungere la vetta, ma arrampicare per cercare le difficoltà. Così come chi apre nuove vie deve schiodare tutto tranne le soste, in modo che i ripetitori possano confrontarsi con le difficoltà incontrate dai primi salitori.
La via Cannabis corre sulla parete del Sergent e venne aperta, alternando l’arrampicata libera con quella artificiale, da Danilo Galante e Gian Carlo Grassi il 28 ottobre 1973. Oggi la via è completamente percorribile in libera con difficoltà di 7b.

Valle dell'Orco/Sergent - Via Cannabis - Erica Bonalda sul primo tiro, in sosta Luca Ducoli
Valle dell'Orco/Sergent - Via Cannabis - Erica Bonalda sul primo tiro, in sosta Luca Ducoli © Daniele Lo Russo

Nella sua guida Rock paradise (Versante Sud, 2000), Maurizio Oviglia scrive:

Arrampicata artificiale estetica e non estrema, divenuta con la salita in libera di Roberto Mochino una delle vie più difficili della valle, considerato il fatto che si deve (se si desidera) fare la libera su protezioni tradizionali. Il primo tiro, se superato in libera, offre un’arrampicata bellissima con una corta sezione molto difficile ad incastro di dita. La fessura del penultimo tiro, invece, è uno degli incastri più duri (e più puri) della valle, oggi rivalutato rispetto alla valutazione di qualche anno fa, un po’ troppo severa.

La via Cannabis è stata ripetuta da Erica Bonalda, Luca Ducoli e Daniele Lo Russo durante la settimana di arrampicata che il gruppo CAI Eagle Team ha trascorso in Valle dell’Orco.