Cai Amatrice, un convegno per vivere la montagna in sicurezza

In collegamento web dalla Casa della Montagna di Amatrice, una giornata dedicata alla cultura della sicurezza e all'inclusività
Non solo il GPS per calcolare e tracciare il percorso ma anche carta, bussola e altimetro. Perché se la tecnologia è importante, nello zaino occorre avere con sé anche gli strumenti base per orientarsi in montagna: i cari e vecchi metodi che possono essere importanti per una maggiore sicurezza. Di questi ed molti altri interessanti spunti si è parlato in un convegno dedicato al tema della “Cultura della sicurezza in ambiente montano” organizzato dal Cai Amatrice il 2 ottobre 2021, in collegamento web dalla Casa della Montagna. Approcciarsi alla montagna in modo sicuro e inclusivo significa attenzione anche alle persone  interessate da disabilità che possono frequentare i sentieri montani attraverso la joëlette, una sorta di portantina ideata proprio per questo tipo di escursioni su sentieri omologati: in questo caso il ruolo degli accompagnatori LH diviene fondamentale per garantire sicurezza al trasportato. Senza dimenticare gli utenti della montagna più piccoli per cui è fondamentale il ruolo dell’Accompagnatore di Alpinismo Giovanile, che deve essere preparato e formato continuamente per poter guidare su sentieri i futuri alpinisti del domani. «Ma se succede un incidente durante un’escursione, cosa bisogna fare? La sicurezza è garantita dai volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, mentre in ambito di medicina di montagna nell’ambito del Cai è presente una commissione medica costituita da medici di varie specializzazioni», spiega il Cai Amatrice. L’appuntamento è stato patrocinato dal Comune di Amatrice e dal Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Fondamentale la partecipazione del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico del Lazio.