Brooke su Excalibur © IG Brooke RabotouBrooke Rabotou, figlia dei leggendari Didier Rabotou e Robyn Erbesfield, è riuscita a chiudere Excalibur 9b+ ad Arco nella giornata del 5 aprile. Si tratta della prima volta in assoluto al femminile, su una via di questa difficoltà. La ventiseienne statuintense, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi, ha lavorato a lungo la via, senza farne mistero. In un video rilasciato da Stefano Ghisolfi non molto tempo fa, c'era stato il passaggio di consegne del mitico "orecchino" con la spada che lo scalatore italiano aveva dato proprio a Brooke, come "erede" del duro lavoro che l'avrebbe attesa sul pannello strapiombante a microtacche.
Dopo la riuscita della salita, Rabotou ha pubblicato sui suoi social un post denso di emozioni, indirizzato proprio alla via aperta nel 2023 dal Ghiso. “Cara Excalibur, grazie per le lezioni. Fin dal principio sono stata attratta da te, da qualcosa della tua incredibile intensità. Il nostro rapporto ha avuto un rapporto ondivago nel tempo. Alcuni giorni sembravano un’armonia senza sforzo; in altri combattevamo, le nostre voci si sono fatte alte. Tuttavia mi hai spinto come nessuno prima. Mi hai costretta ad affrontare le mie paure, a distaccarmi dalle mie aspettative e ad alimentare ogni barlume di fiducia. Mi hai insegnato a discutere con il dubbio. Hai chiesto tutto, ma in cambio mi hai dato ancora di più. A tutti coloro che mi hanno sostenuto in questo grande obiettivo, dico grazie. Sono infinitamente grata ai miei cari e per le connessioni che questa scalata ha portato nella mia vita. Significa più di quanto io possa dire”.
La gioia di Brooke © IG Brooke RabotouCon la salita di Excalibur, Brooke ha avvicinato ulteriormente il livello della scalata femminile di vertice a quello maschile, ormai separate da una sola frazione di grado. Il primo 9a in rosa (Bain de sang) era stato chiuso da Josune Bereziartu nel 2002, ben 23 anni fa. Il 9c rappresenta attualmente il massimo assoluto, e gli unici tre 9c al mondo sono Silence (Adam Ondra, 2017), DNA (Sebastien Bouin, 2022) e BIG (Jakob Schubert, 2023).
Liberata due anni fa da Stefano Ghisolfi, Excalibur era stata ripetuta per la prima volta solo all'inizio di questo 2025 dallo scozzese Will Bosi. Sullo stesso muro è presente anche un progetto che lo stesso Stefano Ghisolfi ha definito come un possibile 9c+ (prima della rottura di un appoggio).