Bric Camulà, crestone di destra © Andrea ParodiTra i cinque crestoni che solcano il versante nord-est del Bric Camulà, quello di destra è il più estetico e l’unico che fa capo alla vetta. Può essere salito superando direttamente i risalti più ostici, con difficoltà fino al VI. Qui invece proponiamo una via più facile, che segue evidenti linee di debolezza con arrampicata varia e divertente. La roccia (serpentinite) è abbastanza buona, tranne qualche blocco instabile. La via, di stampo alpinistico, è priva di chiodi in posto, ma è ben proteggibile con nut e friend. È consigliabile nelle stagioni intermedie e anche in pieno inverno, avendo cura di evitare le giornate ventose.
Bric Camulà, versante nord-est, crestone di destra, quinto tiro © Andrea ParodiAccesso
Da Lerca, frazione di Cogoleto, si continua in auto per circa un chilometro verso Sciarborasca poi, subito oltre una curva, si prende una diramazione che sale a destra (via Vallescura). In breve si giunge ad un villaggio residenziale (parcheggio sulla destra).
Avvicinamento
A piedi si sale lungo la strada per un centinaio di metri, poi si prende a destra il sentiero con il segnavia “due linee rosse” che rimonta il Vallone del Rio di Lerca. Giunti sotto il versante nord-est del Bric Camulà, in corrispondenza di un ruscello, si gira a sinistra seguendo la freccia che indica la Via dei Geki. Si sale senza sentiero per boscaglie e pietraie (frecce bianche e ometti). Una cinquantina di metri sotto gli attacchi delle vie dei Geki e dei Guaranì si deve traversare a destra seguendo alcuni ometti. Superando verso destra rocce e boschetti, si raggiunge la grande pietraia che porta ai piedi degli arditi torrioni del Crestone di destra (1.30 ore dall’auto).
Bric Camulà, crestone di destra, quinto tiro © Andrea ParodiItinerario
L1) Si attacca una ventina di metri a sinistra del primo torrione, per uno sperone di rocce articolate (III+) che porta su una terrazza con massi e arbusti. 40 m
L2) Facilmente si sale fino sotto un diedro-camino con albero. 15 m
L3) Si rimonta il diedro-camino uscendone a destra, poi si prosegue in obliquo a destra (IV). Traversando sopra una balza (III) si arriva ad un terrazzo sul fianco nord della cresta. 35 m
L4) Salendo per una bella placca inclinata (III) si guadagna l’aerea cresta, che si rimonta (III e III+) fino ad un ripiano erboso alla base di un risalto verticale. 50 m
L5) Il risalto, alto sei metri, è solcato al centro da un bel diedro-camino, all’inizio strapiombante (V) poi più facile (IV). Continuando su cresta poco ripida (II) si arriva ai piedi di una balza strapiombante. 20 m
L6) Si aggira a destra la balza e si prosegue per cresta facile (II) fino sotto un lastrone inclinato. 20 m
L7) Superato il lastrone con bella arrampicata (III+), per cresta elementare si giunge su un ampio ripiano.
L8) Si continua dritti per facili rocce poi, superando un piccolo diedro (passo di IV), si guadagna un intaglio con albero.
L9) Spostandosi un poco a destra su cengia erbosa, si arriva sotto un muretto gradinato. Si supera il muretto e il successivo diedro-rampa obliquo a destra (IV+), poi per rocce più facili si esce direttamente sull’ampia vetta del Bric Camulà (817 m). 30 m
Discesa
Per la via normale sul versante nord-ovest (tracce con ometti), fino a raggiungere il sentiero della “Via diretta al Monte Rama”, segnalato con un cerchio rosso pieno. Seguendo quest’ultimo in discesa, si ritorna al parcheggio da cui si era partiti.
Bric Camulà, crestone di destra © Andrea Parodi