Speleologi in grotta © Foto CCST“Divenire”. È il titolo scelto per l’edizione 2025 di Borgio Subterranea, il raduno regionale della Delegazione Speleologica Ligure organizzato insieme all’associazione Finalmente Speleo. Un termine che racchiude l’essenza del mondo ipogeo e di chi lo esplora: in costante evoluzione, tra conoscenza, trasformazione e memoria.
Per tre giorni, Borgio Verezzi si è trasformata nel cuore pulsante della speleologia ligure, accogliendo oltre 230 tra speleologi, ricercatori e appassionati da ogni angolo d’Italia. Un successo di partecipazione e di contenuti, con un programma ricco di presentazioni, mostre, laboratori e attività aperte al pubblico, pensate per coinvolgere anche i non addetti ai lavori.
Il calendario degli appuntamenti ha abbracciato un ampio spettro di tematiche, dalla glaciospeleologia alla speleosubacquea, passando per l’archeologia sotterranea e la biodiversità degli ambienti ipogei. Grande attenzione è stata dedicata alle nuove tecnologie per il soccorso speleologico, come il MiniRobot pensato per intervenire in ambienti confinati – sviluppato anche in risposta al tragico caso di Alfredino Rampi – e il sistema HERMES, ideato per migliorare le comunicazioni in ambienti sotterranei. Un approfondimento particolare è stato riservato al monitoraggio climaticoattraverso il progetto UCC - Underground Climate and Change, che indaga l’impatto del cambiamento climatico negli ecosistemi sotterranei.
Non è mancato il momento del ricordo, con un tributo sentito a due figure chiave della speleologia ligure: Giovanni Dentella, pioniere delle esplorazioni nelle Grotte di Valdemino, e Gilberto Calandri, a cui molti speleologi devono la passione e l’ispirazione.
L’evento è stato sostenuto attivamente da CAI Liguria, SSI ETS, CNSAS e Comune di Borgio Verezzi, confermandosi non solo come appuntamento scientifico di rilievo, ma anche come una vera e propria festa della comunità speleologica, animata da momenti conviviali, musica e dimostrazioni aperte a tutti.