Biella celebra l’eredità di Guido Machetto e la nuova sfida di Gian Luca Cavalli

La comunità alpinistica biellese ha reso omaggio a Guido Machetto, pioniere dell’alpinismo moderno, in una serata che ha visto anche l’annuncio della spedizione himalayana di Gian Luca Cavalli. Presenti all'evento il vicepresidente generale del Cai Giacomo Benedetti, la vicesindaca di Biella Sara Gentile e il presidente del CAI Biella Andrea Formagnana.
Guido Machetto nella salita al Tirich Mir II nel 1974 © Beppe Re - CAI Biella

Momento centrale della serata è stata la donazione da parte di Carla Machetto dei ricordi del fratello alla Fondazione Sella. «Un lascito prezioso per la comunità alpinistica e gli studiosi di tutto il mondo», ha dichiarato Angelica Sella, presidente della Fondazione.

Mauro Penasa, presidente del Club Alpino Accademico Italiano, ha ricordato Machetto non solo come scalatore ma anche come scrittore, mentre Beppe Re e Giovanni Antoniotti hanno condiviso ricordi personali sul suo rigore e passione.

 

Verso l’Annapurna

Gian Luca Cavalli, accademico del Cai e leader della spedizione biellese al K2 nel 2024, partirà il 15 marzo per aprire una nuova via sullo sperone Nord-Ovest dell’Annapurna (8091 m), realizzando il sogno di Machetto. Con lui Cesar Rosales e Donatella Barbera. L’impresa sarà documentata da Matteo Zin e il suo team, con il supporto di Limit Project.

 

Un legame tra passato e futuro

La spedizione è sostenuta da Limit, Allianz Bank, Gruppo Sella e altri sponsor. Durante l’evento è stata presentata Unione Olimpica, opera di Paolo Barichello, che accompagnerà la spedizione in Nepal come simbolo di inclusione.

L’evento, con il tutto esaurito, ha confermato Biella come punto di riferimento per l’alpinismo internazionale. «È stata la serata più emozionante in anni di Cai», ha commentato Formagnana. «Una comunità unita dagli stessi valori e passioni».