Da quasi due anni un cervo maschio adulto battezzato Martino si aggira tra le case di Bardonecchia, diventando una vera e propria celebrità sui social. I residenti e i villeggianti lo vedono spesso passeggiare nei cortili, affacciarsi alle finestre e accettare cibo dalle mani delle persone. Tuttavia, la sua presenza ha diviso l’opinione pubblica: c’è chi lo considera un’attrazione affascinante e chi invece teme per la sua sicurezza e quella degli abitanti.
I primi avvistamenti di Martino risalgono alla boscaglia vicino al fiume, ma nel tempo il cervo si è avvicinato sempre più alle abitazioni. Sui social sono presenti numerose foto e video che mostrano il cervo in atteggiamenti quasi domestici. Alcuni residenti installano fototrappole per immortalarlo, mentre altri si preoccupano per il suo benessere e invocano misure per allontanarlo dal centro abitato.
Non trattiamolo come un animale domestico
Gli esperti mettono in guardia dai rischi di questa vicinanza tra un animale selvatico e l’uomo. Luca Giunti, guardiaparco e naturalista, spiega in un'intervista al Corriere della Sera che nutrire Martino è un errore: il cervo è perfettamente in grado di sopravvivere all’inverno, e il cibo offerto dagli umani potrebbe danneggiare la sua salute. Inoltre, il contatto ravvicinato con le persone aumenta il rischio di incidenti: Martino potrebbe attraversare improvvisamente la strada e causare incidenti, oppure entrare in un cortile con cani aggressivi. Esiste poi anche una questione sanitaria, poiché il cervo potrebbe portare parassiti come le zecche, pericolose per l’uomo.
Un’altra preoccupazione riguarda il possibile arrivo di predatori nei pressi del paese. In montagna, la presenza di prede può attirare lupi o altri carnivori, con conseguenze imprevedibili per l’equilibrio dell’ecosistema urbano. Inoltre, la mole di Martino, con il suo palco di corna imponente, potrebbe accidentalmente causare danni a proprietà private o ferire involontariamente qualcuno. Gli esperti raccomandano dunque di lasciare Martino alla sua vita naturale, evitando di attirarlo con il cibo o di trattarlo come un animale domestico. Se l’animale ha scelto di stabilirsi nei pressi del paese, è importante che mantenga il suo comportamento selvatico per la sua stessa sicurezza. La favola del cervo amico dell’uomo può sembrare affascinante, ma la realtà della natura impone regole precise che vanno rispettate per il benessere di tutti.