I nuovi scenari aperti dai cambiamenti climatici inducono a un profondo ripensamento del nostro rapporto con la montagna.
Adattarsi alle trasformazioni, vivere il presente nella consapevolezza delle sue caratteristiche ambientali, esigere dal territorio solo ciò che è in grado di offrire senza forzarne i limiti: sono misure importanti, per non dire urgenti e necessarie, che dovrebbero coinvolgerci sia in prima persona, sul piano individuale, sia come attori sociali.
I cambiamenti climatici, oltre a una serie di trasformazioni tecnologiche, impongono anche e soprattutto delle trasformazioni culturali. La cultura dell’eccesso, grande protagonista dal secondo dopoguerra in avanti, dovrebbe essere convertita nella cultura dell’essenziale; la cultura dell’addizione, che invita ad accumulare, accumulare e ancora accumulare fino a riempire ogni spazio con inutili orpelli, dovrebbe essere trasformata nella cultura della sottrazione, secondo la quale la quantità non è per forza sinonimo di qualità.
Abbiamo bisogno di fare la muta – come individui e come società – e in questo processo gioca un ruolo fondamentale la comunicazione. Per tale motivo, lo sforzo divulgativo svolto da Legambiente è di grande importanza.
Bandiere verdi e bandiere nere assegnate da Legambiente
Anche quest’anno Legambiente ha assegnato le bandiere verdi e le bandiere nere: un riconoscimento per segnalare le realtà che stanno provando ad adattarsi ai cambiamenti climatici (bandiere verdi) e un deciso monito a quelle che, in direzione opposta, ripropongono una pianificazione territoriale impostata su schemi anacronistici, insensibili alle esigenze del presente e dunque pericolosi per gli equilibri ambientali e sociali delle aree montane (bandiere nere).
Rifugio Passo Santner (gruppo montuoso del Catinaccio) bandiera nera - ©Mirko PisettaLista delle 19 bandiere verdi assegnate nel 2023
- Liguria: Rifugi della Deiva (Sassello).
- Piemonte: Comune di Valdieri (Valdieri); Comune di Caraglio; Alpstream – Centro per lo studio dei fiumi alpini (Ostana); Comune di Balme; Associazione per l’Ecomuseo
- Valle Elvo e Serra (Sordevolo).
- Valle d’Aosta: Comitato per l’ampliamento del Parco del Mont Avic (Fénis); Associazione Aosta Iacta Est (Aosta);
- Lombardia: Associazione Castanicoltori Lario Orientale (Sala al Barro); Associazione Gruppo Sentieri Amici della Storia di Val Brembilla (Provincia di Bergamo).
- Veneto: Dolomiti Hub (Fonzaso); Cooperativa LASSÙ (Comelico Superiore); Comune di Enego: Marcesina,
- la rinascita di una Piana;
- Trentino: Malga Riondera (Ala).
- Alto Adige: Promotori dell’Iniziativa Baumgart – frutteti tradizionali (Bolzano).
- Friuli – Venezia Giulia: Ivan Provenzale e famiglia (Val Tramontina); Associazione Podén (Forni di Sotto); Pro Loco di Preone (Preone)
Lista delle 11 bandiere nere verdi assegnate nel 2023
- Piemonte: Azienda faunistica venatoria
- “La Bianca” (Marmora).
- Valle d’Aosta: Giunta regionale della Valle d’Aosta (Giunta Lavevaz 2020-2023)
- Lombardia: Comune di Bormio, Regione Lombardia
- Veneto: Regione Veneto e Comune di Cortina
- Trentino: Giunta Provinciale della Provincia Autonoma di Trento; Consiglio Comunale di Pergine Valsugana;
- Alto Adige: Provincia di Bolzano.
- Friuli – Venezia Giulia: SIOT – TAL e Direzione Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione Friuli-Venezia Giulia; Comitato Organizzatore della Tappa del Giro d’Italia Tarvisio – Monte Lussari e Amministrazione del Friuli-Venezia Giulia; Giunta Regionale del Friuli-Venezia Giulia e Amministrazioni Comunali di Ampezzo, Forni di Sopra, Sappada e Sauris.