Avvicinarsi all’arrampicata? I consigli di Federica Mingolla

Federica Mingolla e l'arrampicata sportiva. Consigli essenziali per chi vuole avvicinarsi all’arrampicata: dall’attrezzatura alla tecnica, spiegando come iniziare con passione e sicurezza.
Federica Mingolla © Evi Garbolino/Facebook Federica Mingolla

Guida Alpina, alpinista e arrampicatrice. Sportiva e amante della montagna a tutto tondo Federica Mingolla nasce nel mondo dell’arrampicata sportiva, dove gareggia primeggiando, per poi allargarsi al mondo della montagna e dell’alpinismo in generale. Determinata ed entusiasta, ha abbandonato le competizioni indoor per dedicarsi completamente alla roccia, con un focus particolare sull’arrampicata tradizionale, le vie lunghe e l’alpinismo. Prima italiana a realizzare salite importanti come Tom et Je Ris (Verdon), Digital Crack sul massiccio del Monte Bianco e, in giornata, la celebre Via Attraverso il Pesce in Marmolada, Federica è diventata giovanissima una protagonista delle cronache verticali.

Con una tecnica precisa ed elegante, che lei stessa attribuisce a un approccio più armonioso e naturale, Federica dimostra che la determinazione e l’amore per l’arrampicata possono portare lontano. In questa intervista, condivide consigli preziosi per chi vuole avvicinarsi a questo sport, sperimentando il verticale con passione e consapevolezza.

 

Federica, partiamo da te: cosa ti ha portata verso l’arrampicata?

Mio padre mi portava a scalare quando ero piccola, ma il vero approccio all’arrampicata l’ho avuto a 14-15 anni. Mia sorella frequentava un corso con la scuola e mi propose di andare con lei in palestra per provare. Mi è piaciuto subito tantissimo, e così ho iniziato a praticare con maggiore costanza.

Non pensavo di essere particolarmente portata, poi questo mondo mi ha travolto in modo positivo. È diventato totalizzante, una parte centrale della mia vita. 

 

Qual è stata la tua prima esperienza su roccia, dopo la palestra?

Ero a Traversella, vicino a Torino: un luogo che ricordo con grande affetto, perché mi ha fatto innamorare della roccia.

 

Quali consigli daresti a chi vuole avvicinarsi all’arrampicata per la prima volta?

Sicuramente di essere curiosi e sereni. Consiglio di iniziare in un ambiente protetto e guidato, magari con un corso di arrampicata in palestra. Ormai le palestre sono molto diffuse, anche nelle città e sono perfette per apprendere le basi. Qui si possono sperimentare i primi movimenti su prese artificiali, senza le complicazioni iniziali della roccia, che a volte può spaventare.

Se, invece, si ha la fortuna di iniziare direttamente su roccia, è fondamentale affidarsi a professionisti e scegliere luoghi adatti ai principianti: falesie comode e ben attrezzate, con spit ravvicinati. Questo permette di sentirsi al sicuro e di godersi appieno l’esperienza.

 

Con chi iniziare?

È importante scegliere con cura le persone con cui iniziare. È essenziale imparare da qualcuno che non solo sia competente, ma con cui ci si senta a proprio agio e che sappia trasmettere passione e divertimento. L’arrampicata è anche condivisione, e scalare con un gruppo affiatato rende tutto più stimolante e appagante.

Federica Mingolla in scalata © Facebook Federica Mingolla

Quali sono le attrezzature necessarie per iniziare?

Poche cose, essenziali e da scegliere con cura. Una corda, un set di rinvii (almeno 12), un dispositivo di assicurazione (meglio se autobloccante), un imbrago, scarpette da arrampicata e un sacchetto di magnesite. Per la scelta, soprattutto se si è alle prime armi, meglio chiedere consiglio a istruttori o compagni esperti, così da individuare gli strumenti migliori per le proprie esigenze.

 

Quali sono le differenze tra arrampicata indoor e outdoor, per un principiante?

Arrampicare in palestra e su roccia sono esperienze molto diverse. L’indoor offre un ambiente controllato: prese regolari, cadute meno problematiche e percorsi ben definiti. È un’ottima palestra per imparare i movimenti base e prendere confidenza con l’arrampicata. L’outdoor, invece, aggiunge una dimensione più imprevedibile, ma estremamente affascinante. 

Molti oggi scelgono di praticare solo arrampicata indoor, vivendo questo sport come un’attività fisica e sociale, senza necessariamente passare alla roccia. Entrambi gli approcci sono validi: l’importante è divertirsi e seguire le proprie inclinazioni.

 

Come ci si prepara fisicamente all’arrampicata?

Una buona preparazione fisica è fondamentale, soprattutto agli inizi per evitare infortuni. Il core e spalle sono fondamentali. Quindi esercizi per gli addominali, le flessioni ed esercizi con manubri o elastici per rafforzare la parte superiore del corpo. Anche le gambe sono importanti: salti, scatti e step sono ottimi per migliorare la forza esplosiva e la stabilità. Poi braccia e dita, da allenare con trazioni alla sbarra (magari con un elastico per iniziare) e allenamenti con il trave per sviluppare la forza nella presa. Scaldare bene le dita e le articolazioni è essenziale, soprattutto per prevenire problemi a tendini e legamenti.

L’errore più comune è esagerare con l’allenamento, seguendo programmi non adatti al proprio livello. Quando si è principianti, è importante procedere gradualmente: muscoli, tendini e legamenti hanno bisogno di tempo per adattarsi allo stress dell’arrampicata.

Allenamento al trave © Evi Garbolino/Facebook Federica Mingolla

Cosa consigli per migliorare la tecnica?

Il mio consiglio è di procedere per gradi: prima imparare a muoversi su placche, poi sulle pareti verticali e, solo dopo, affrontare gli strapiombi. Iniziare con percorsi troppo impegnativi può portare a compensare la mancanza di tecnica con la forza delle braccia, trascurando l’uso corretto dei piedi, che invece sono fondamentali.