Una giornata baciata da uno splendido sole, nella quale il borgo di
Triora (IM) ha mostrato tutto il proprio fascino autentico, i suoi trascorsi storici e il suo presente di destinazione turistica improntata sulla frequentazione lenta e sulla sostenibilità. Il tutto accompagnato dalla straordinaria accoglienza dei suoi abitanti. Queste le caratteristiche di una mattinata che ha sancito ufficialmente l'ingresso del borgo della Valle Argentina nel circuito transfrontaliero dei
Villaggi degli Alpinisti.
Il Presidente generale del Cai Torti con il Sindaco di Triora Di Fazio © Cai
Lentezza, conoscenza e autenticità
Una rete transfrontaliera che accoglie, dopo le valutazioni dei
Club alpini nazionali, località delle Alpi che promuovono una frequentazione all'insegna della lentezza e della conoscenza, lontana dai caroselli che caratterizzano molte zone.
«Siamo la prima località ad aver ricevuto questo riconoscimento in Liguria, è stata una conferma per il nostro territorio», ha affermato durante la cerimonia il sindaco Massimo Di Fazio. «Un territorio che reputo unico, dove in poche decine di chilometri si passa dagli oltre 2000 metri della cima del Monte Saccarello al mare. Questa nomina rappresenta una grandissima soddisfazione per noi amministratori e per tutta la comunità».
Sulla stessa lunghezza d'onda il Vicesindaco
Gianni Nicosia, che ha sottolineato come la nomina a Villaggio degli Alpinisti sia un unto di partenza,
«un impegno ad amministrare il territorio in una certa maniera, per promuoverne le peculiarità. I due anni dell'iter di candidatura sono stati impegnativi, ma ci hanno dato la consapevolezza del tipo di scelte che noi amministratori siamo chiamati a fare. L'ingresso nella rete dei “Bergsteigerdörfer” ci riempie di orgoglio, ha riconosciuto il valore del nostro territorio, di cui anche noi non sempre ci rendiamo conto».
Il borgo di Triora © Cai
La valorizzazione dell'autenticità richiama un turismo intelligente
«Il Cai è convinto dell'importanza di un riconoscimento, come quello dei Villaggi degli Alpinisti, che premia una scelta coraggiosa di valorizzazione di un qualcosa di autentico che esiste già», ha evidenziato il Presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti. «Questi villaggi promuovono una bellezza vera, non costruita, che viene espressa in maniera reale e genuina. Da questo non può che derivare la sostenibilità. Sono infatti luoghi che hanno compiuto una scelta e intendono mantenerla e migliorarla, richiamando così un turismo intelligente e di qualità. Per quanto riguarda Triora, lo abbiamo verificato noi stessi questa mattina, grazie alla visita guidata con la bravissima Raffaella Asdente».
Come accennato da Torti, la giornata è iniziata con una visita guidata che ha fatto scoprire ai partecipanti le caratteristiche di Triora, in particolare le vicende degli anni, alla fine del Cinquecento, caratterizzati dai processi di stregoneria che l'hanno resa famosa.
Foto di gruppo al termine della cerimonia © Cai
I presenti alla cerimonia
Sono intervenuti alla cerimonia, condotta dal consigliere centrale e referente Cai per il progetto dei Villaggi degli Alpinisti
Alleris Pizzut, la Consigliera regionale
Chiara Cerri, l'assessore al Turismo del Comune di Sanremo
Giuseppe Faraldi, il Past President del Cai
Roberto De Martin e, in rappresentanza della rete dei Villaggi degli Alpinisti, l'austriaco
Jan Salcher e lo sloveno
Miro Eržen.
Erano presenti, tra gli altri, il Vicepresidente generale del Cai
Antonio Montani, il Coordinatore del Comitato centrale
Alessandro Ferrero Varsino e il Consigliere centrale
Emilio Bertan, oltre ai rappresentanti dei Gruppi regionali di Liguria e Piemonte e di diverse Sezioni.