Il CAI Giovani in escursione © Stefano MorcelliSi è aperta ieri la 25esima Settimana Nazionale dell’Escursionismo, che si tiene ad Auronzo di Cadore dall’11 al 15 settembre. Un rodato appuntamento di arricchimento, aggiornamento, scambio, socialità e punto di riferimento per tutto l’escursionismo CAI.
La prima giornata si è aperta con il quinto raduno nazionale Seniores e il secondo raduno nazionale CAI Giovani, due esperienze che hanno portato i partecipanti alla scoperta dei sentieri della zona. In serata, un importante momento di riflessione e dialogo grazie alla presentazioni di Alberto Ghedina, dedicata al progetto ViMont.
Il progetto ViMont
Villaggi Montani Certificati CAI è il nome del nuovo marchio CAI con il quale il sodalizio intende certificare località montane del territorio italiano particolarmente adatte alla frequentazione di ospiti attenti allo sviluppo sostenibile e responsabile della montagna, con un focus particolare ai soci propri e degli altri club alpini. L’elaborazione del marchio sta avvenendo nell’ambito di un progetto pilota che coinvolge i Comuni di Rabbi in Trentino, Amandola nelle Marche e Cansano in Abruzzo.
L’idea, sorta dall’impossibilità di estendere il marchio austriaco Bergsteigerdörfer - Villaggi degli Alpinisti alla parte di territorio nazionale non rientrante nell’ambito della Convenzione delle Alpi, sta coinvolgendo le popolazioni locali e il Dipartimento di Management dell’Università di Torino per la definizione dei criteri di ammissione e della procedura di selezione, attraverso un continuo confronto con i portatori di interesse: sezioni CAI e amministrazioni locali, esercenti, gestori delle aree protette, accademici. La realtà appenninica e insulare è infatti molto peculiare e non sovrapponibile a quella delle Alpi, sia in termini di caratteristiche territoriali che di tipologia di centri abitati e di presenza infrastrutturale.
Il nuovo marchio certificherà in primo luogo la volontà delle comunità locali, rappresentate dalle amministrazioni comunali e dagli esercenti locali e supportate dalla locale Sezione CAI, a perseguire uno sviluppo socioeconomico sostenibile e rispettoso dell’ambiente naturale in cui la comunità è inserita. Coerentemente con le linee guida del Bidecalogo CAI e della Convenzione delle Alpi, saranno scelte località in cui prevalgono la tutela ambientale e il rispetto dei valori culturali e storici ma, al tempo stesso, siano presenti e sostenute forme di turismo basate su criteri etico ambientali anche e soprattutto nell’ottica di contrastare lo spopolamento delle montagne.