«Un altro anno è quasi giunto al termine e le fatiche che ognuno di noi ha messo in campo per ritornare alla normalità e riportare i soci all'interno delle nostre Sezioni stanno iniziando a dare i loro frutti. Per questo motivo sento di ringraziarvi profondamente per tutto l'impegno profuso».
Inizia così la lettera che, in vista delle festività natalizie di quest'anno, il Presidente generale del Cai
Antonio Montani ha spedito a tutte le Sezioni, insieme all'Agenda Cai 2023 e a una copia del 18esimo numero della rivista
Lo Zaino (autunno 2022).
Il pane quotidiano della nostra associazione
Nel testo Montani evidenzia come
giovani e
alpinismo debbano tornare a essere
«il pane quotidiano della nostra associazione, al tempo stesso continuando a valorizzare tutti gli altri ambiti che sono stati abbracciati nel corso della nostra storia».
Il numero autunnale del periodico della Commissione lombarda scuole di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera
Lo Zaino,
sfogliabile anche online, si apre proprio con un inserto speciale, intitolato
“Cai – Alpinismo – Giovani”, realizzato con la collaborazione della
Commissione centrale scuole di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera per proporre una tematica di interesse nazionale. Al suo interno, continua Montani,
«vengono affrontati temi importanti sui quali ognuno di noi è chiamato a riflettere».
Il Presidente generale è dell'opinione che, nelle varie discipline che hanno come teatro l'
ambiente montano,
«esistono realtà più specializzate e più preparate di noi. Ma siamo ancora gli unici a parlare di montagna a 360 gradi e questo deve darci forza per migliorarci e aprirci all'esterno».
Il biglietto di auguri del Comitato direttivo centrale del Cai © Tania Pitta
Azioni concrete per il cambiamento, nel rispetto dei nostri valori
Le lettera si conclude con la convinzione di Montani secondo la quale
«le forze e la freschezza intellettuale di chi oggi guida le Sezioni possa permetterci di recuperare il tempo perduto. È una nuova sfida e tutti noi possiamo affrontarla con la determinazione che in altri momenti difficili ci ha caratterizzato. Da anni il Club alpino italiano si adopera nella promozione dell'accettazione del rischio di chi frequenta l'ambiente montano. Serve affermare l'auto-responsabilità e non l'ottusa ricerca di un colpevole. La montagna ha logiche diverse dalle aree urbane e tale diversità deve essere rivendicata. Ai nostri dirigenti, oggi, chiedo quindi uno sforzo: replicare questo senso di auto-responsabilità verso il futuro del Sodalizio, attivarsi con azioni concrete che facilitino il cambiamento, fermi restando i nostri valori».
Il
Presidente generale, insieme ai
Vicepresidenti e all'intero
staff della Sede centrale, augura un sereno Natale e un felice 2023 ai Soci e a tutti gli amanti della montagna.