Segnaletica alla partenza dell’itinerario. © Fabio CarboniIl massiccio montuoso più alto e conosciuto della Sardegna, il Gennargentu, si eleva fino ai 1834 metri di Punta La Marmora, o Perda Crapias, da dove lo sguardo può spaziare libero a 360 gradi, tra valli, boschi e dorsali, fino al mare. Raggiungere questa cima non è complicato, ma più che la “conquista” della vetta, sono il paesaggio, gli ambienti attraversati, la flora e la fauna, a rendere le escursioni su questi monti particolarmente interessanti. L’itinerario qui presentato, infatti, propone la classica salita dalla località di s’Arena, sul margine nordoccidentale del massiccio, fino al valico di Arcu Gennargentu, snodo centrale del complesso montuoso, a breve distanza dalla sommità. Si tratta di una valida alternativa al più frequentato accesso da Bruncu Spina, con un dislivello contenuto e pendenze mai eccessive, traversando a mezzacosta il versante occidentale del massiccio. Lungo il percorso non è raro avvistare i mufloni o l’aquila, che si libra silenziosa nel cielo, mentre si cammina tra vaste praterie e numerose sorgenti di acqua, passando anche dai ruderi del vecchio rifugio La Marmora.
Dal termine della strada proveniente dalla Provinciale tra Desulo e Fonni, nei pressi del rifugio s’Arena, oggi in abbandono, si prende una sterrata (segnavia n° 721) che sale gradualmente con alcuni tornanti, poi continua traversando verso sudest, passando a destra (nord) di Punta Erba Irdes, e si prosegue in moderata salita verso l’evidente valico di Arcu Artilai. Giunti a uno slargo, dove termina la sterrata, si prosegue su sentiero e senza difficoltà si raggiunge Arcu Artilai (1660 m), dove a sinistra si stacca il sentiero per Bruncu Spina. Si tiene la destra (est), proseguendo sul sentiero n° 721 che, poco sotto la dorsale con modesti saliscendi, traversa prima verso est, poi volge a sudest, superando la Funtana Is Bidileddus e alcune piccole vallette, quindi i ruderi del rifugio La Marmora. Con salita più decisa, si arriva in breve al valico di Arcu Gennargentu, innestandosi sul Sentiero Italia e da dove è possibile guadagnare la cima di Punta La Marmora.