Ponte Giardino © Corrado PalumboItinerario sorprendente per gli scorci paesaggistici e per le emozioni che suscitano i resti di edifici, viadotti e gallerie una volta attraversate da treni locali.
Accesso
Il punto di partenza di questo itinerario si raggiunge percorrendo la SP16 che da Abriola conduce ad Anzi. Si può parcheggiare l’auto nei pressi della cantoniera che si trova dopo poco più di un Km da Abriola in corrispondenza di una curva a sinistra o poco più avanti, nei pressi della stazione dismessa situata di fronte a un largo incrocio
Itinerario
Il percorso si svolge quasi interamente sulla massicciata, oramai priva di traversine, della linea ferroviaria a scartamento ridotto costruita negli anni ’20 del XX secolo dalle Ferrovie Calabro-Lucane. Il progetto ardito che comportò uno sforzo economico non indifferente fu realizzato per alleviare lo stato di isolamento di diversi paesi dell’interno della Basilicata. L’intera opera partiva da Potenza e, dopo poco più di 46 km, terminava a Laurenzana. Non fu mai realizzato il prolungamento che avrebbe raggiunto la costa Jonica a Nova Siri.
Il percorso procede con lieve pendenza sulla sterrata ove una volta erano presenti le traversine; in questo tratto si aprono alcuni scorci panoramici sul vicino paese di Abriola. In lontananza si scorgono le cime di Monte Pierfaone e di Monte Calvelluzzo. Il tracciato, che scorre parallelamente alle Coste del Ragazzo, regala alcune soste presso le vecchie stazioncine, attraversando gallerie (è opportuno munirsi di lampada e prestare attenzione nel periodo invernale per l’eventuale distacco di pezzi di ghiaccio dalla volta) e attraversando ponti. Di particolare interesse il Ponte Giardino che scavalca l’omonimo Fosso effettuando un tornante sulla sinistra.
Il tratto che costeggia La Peschiera passa nelle vicinanze del cimitero. Nei pressi si diramava la traccia che porta fino al Santuario della Madonna di Monteforte 1316 m. Questa parte dell’itinerario è stata recentemente ristrutturata al fine di poter essere percorsa anche in bicicletta.
Galleria in inverno © Corrado PalumboDopo circa 2 Km si arriva alla grande galleria (1148 metri di lunghezza) che permetteva l’attraversamento del Passo della Sellata. Oggi questa galleria è stata completamente murata e, pertanto, si rende indispensabile risalire su una ripida stradina asfaltata i 150 metri di dislivello per raggiungere il Passo della Sellata 1255 m. In questo punto è presente una piccola fontana. Questo quadrivio porta a destra a Pignola, a sinistra in direzione di Abriola e degli impianti di risalita di Monte Pierfaone e, di fronte, ridiscende verso la stazione della Sellata. Sarà più bello raggiungere questa stazione tramite una traccia quasi impercettibile che parte dallo slargo di fronte all’Hotel Sellata e parallelamente (nel punto iniziale) alla strada asfaltata che porta alla stazione.
Il tratto in discesa è da affrontare con cautela nel periodo invernale poiché presenta spesso tratti scivolosi o con neve alta e poco (o per niente) battuta. I faggi ci accompagnano sulla discesa che dopo circa 500 metri ci ha fatto perdere 140 metri di dislivello fino ai resti della stazione della Sellata. Da qui inizia un tratto più intricato che a volte nasconde il percorso e che per circa 5 km costeggia la vicina SP 5 (Abriola-Sellata). Più sotto è visibile l’Oasi WWF di Lago Pantano.
Si sceglie quindi di deviare sulla destra per intercettare la suddetta SP e percorrere gli ultimi 2 chilometri per arrivare a Pignola. Da qui occorre tornare al punto di partenza usufruendo dei mezzi pubblici oppure prevedere un mezzo di trasporto al punto di arrivo. In alternativa, si può compiere a ritroso il cammino compiuto all'andata.
Stazione abbandonata © Corrado Palumbo