In salita invernale nella faggeta © Corrado PalumboIl Monte Calvelluzzo è una delle vette meno note del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri Lagonegrese che offre diversi spunti panoramici. L’escursione è abbastanza semplice. Non presenta difficoltà tecniche o tratti esposti. Da affrontare però, in periodo invernale, con un buon senso d’orientamento e adeguatamente attrezzati.
Accesso
L’itinerario parte da Piana del Lago (1290 m), facilmente raggiungibile tramite la SP 5 che da Abriola porta alla Sellata e in seguito su Contrada Pierfaone. Superati gli impianti di risalita Sellata-Pierfaone si percorrono altri 5 km circa. E’ possibile parcheggiare l’auto nell’ampio spazio nei pressi del lago o (in caso di neve) nel piccolo slargo a ridosso della Contrada Pierfaone.
Itinerario
Il percorso costeggia il lago (tenendolo a sinistra) e dopo alcune centinaia di metri piega a destra salendo all’interno di una magnifica faggeta. La salita prosegue graduale ed è inevitabile apprezzare la presenza dell’agrifoglio. Dopo quasi 3 km dalla partenza, giunti alla sella (1513 m) che divide il Monte Lama (1566 m) dalla Serra di Calvello, si lascia l’ampia pista per deviare a sinistra su una traccia in salita che in breve porta nei pressi della suddetta Serra di Calvello (1567 m).
Qui inizia una lunga traversata della cresta che con dolci saliscendi porta, dopo circa 4 km alla vetta del Monte Calvelluzzo (1699 m). Il percorso è completamente all’aperto tranne brevi passaggi in parti boscate. Su questo tratto di cresta è possibile ammirare uno splendido panorama a 360 ° sui monti Pierfaone, Maruggio, Arioso, Volturino, Vulture, Dolomiti Lucane e Cilento. Sono inoltre visibili i paesi di Abriola, Calvello, Marsico Nuovo, Laurenzana e altri.
Questa lunga cresta è spesso battuta dal vento e proprio da questo (per la conseguente assenza di vegetazione) derivano i toponimi Calvello e Calvelluzzo.
L’itinerario è facilmente percorribile anche con neve, in tal caso bisognerà però avere alcuni accorgimenti. Il vento, unitamente all’aria fredda, offre una temperatura percepita di parecchio sotto gli 0 gradi, occorre quindi coprirsi adeguatamente ed usare prudenza nell’ultimo tratto di salita al Monte Calvelluzzo per la possibilità di tratti ghiacciati, che necessitano quindi dell'utilizzo di ramponi e piccozza. Inoltre con neve alcuni tratti del percorso non sono facilmente individuabili nella vegetazione e nel tratto dalla Sella a Serra di Calvello.
Ritorno
Avviene sul medesimo tragitto dell’andata fatta eccezione, volendo, per l’aggiramento del lago sul versante opposto.
Serra di Calvello nel vento. In fondo Monte Calvelluzzo © Corrado Palumbo