Antica Locanda Roncaglia: un presidio di sapori e gusto che tiene viva l'antica contrada

Una locanda aperta in un'antica contrada montana, i sapori di una volta combinati con ingredienti locali e stagionali, il gusto di un'accoglienza semplice e calorosa. È l'Antica Locanda Roncaglia, in Valle Imagna (BG), luogo di gusto e accoglienza fuori dal tempo e immerso nella natura, che Sara e Roberto gestiscono con una missione: far sentire la gente a casa, e far rivivere il territorio

«Sono stata tutta la mattina a raccogliere l'aglio orsino per fare il pesto, e ora eccomi qui! Volete una fetta di torta?». Se bastasse una frase per raccontare un mondo, allora forse basterebbe il saluto che ci ha rivolto Sara Gandolfi quando abbiamo messo piede per la prima volta nell'Antica Locanda Roncaglia per delineare i contorni di quello che non è solo un ristorante montanaro, no, ma un vero e proprio progetto di vita e di identità territoriale. Un progetto che passa dalla buona cucina, dagli ingredienti a chilometro zero e dall'accoglienza diretta e ruspante, e che parla la lingua dei boschi, delle erbe locali e delle tradizioni di questo piccolo angolo di montagna. 

Roberto e Sara, le due anime della locanda  ©Erica Balduzzi

Siamo a Corna Imagna, paese della Valle Imagna che s'inerpica sul confine tra le province di Bergamo e Lecco e che custodisce nel palmo dei suoi pascoli verdeggianti un microcosmo di mondi vivissimi e radicati. Qui, in località Roncaglia, un tempo sorgeva un'antica contrada contadina che, dopo anni di abbandono, oggi è tornata a vivere e ad accogliere viandanti e turisti, grazie all'intervento di salvaguardia promosso dall'associazione Centro Studi Valle Imagna che ha ristrutturato la struttura, valorizzandone le tipicità architettoniche (a cominciare dal tetto in piöde, l'antica tecnica edile valdimagnina che sovrapponeva ad arte lastre di pietra a secco per le coperture degli edifici) e promuovendone la rinascita umana e culturale. Oggi la contrada accoglie l'Antica Locanda Roncaglia, alcune stanze e una sala lettura del Centro Studi, con materiale d'archivio e di approfondimento a disposizione di chi passa di qua.

 

Un luogo per sentirsi a casa

 

Sara ci accoglie nella bella sala in legno e pietra che riposa dopo il pranzo, nella quale ancora aleggia un'eco del profumo di casunsèi al burro e salvia, il piatto tipico delle vallate bergamasche. Alta e vivace, con modi di fare spicci e allegri conditi da un sorriso ampio e aperto, la donna sta sistemando i tavoli e riponendo le posate. Ci viene il dubbio di averla disturbata nel momento di quiete che segue il servizio ai tavoli: ma lei ci fa accomodare e non esita a servirci due piatti carichi di torta al cioccolato rigorosamente home made, accompagnata da un bicchierino di arquebuse, uno dei liquori prodotti da Roberto Facchinetti - Robi per gli amici - socio e amico di lunga data di Sara, nonché chef professionista e maestro dei sapori che incantano chi si ferma qui a mangiare.

Come se poi, a incantare, non ci pensasse già il paesaggio: la Roncaglia sorge su un poggio assolato e verdeggiante, una conca di prati baciata dal sole in tutte le stagioni, e nel silenzio dell'ultima primavera non si ode altro che il ronzare dei bombi, il cinguettio degli uccelli, lo stormire dei rami nel vento che scende leggero dalle Prealpi Orobie e il rombo sordo di qualche trattore in lontananza.

 

L'Antica Locanda Roncaglia  ©Erica Balduzzi

«Questo posto riflette chi siamo» racconta Sara, che dopo una vita di lavoro come educatrice ha scelto di buttarsi in questa avventura montana con l'amico Robi. «Era da parecchio che pensavamo di aprire un ristorante insieme e ci eravamo pure guardati attorno, ma non trovavamo la location ideale. Poi, una conoscente mi ha segnalato un'opportunità: il Centro Studi Valle Imagna aveva appena ristrutturato questa struttura storica, vi aveva aperto una locanda e cercava qualcuno che la gestisse. Tempo pochi giorni e avevamo deciso: era la nostra occasione, ed era perfetta. Questa era una contrada contadina, rustica, ricca della storia semplice di chi l'aveva abitata in precedenza, ed era esattamente ciò che cercavamo: un luogo alla mano, accogliente, in cui proporre una cucina casalinga e in cui la gente si potesse sentire a casa».

 

Sara nella sala della locanda ©Erica Balduzzi


 Dieci anni di convivialità

Questo accadeva ormai dieci anni fa: l'Antica Locanda Roncaglia ha infatti aperto i battenti il 7 luglio 2013 e si accinge a festeggiare quest'anno il suo primo compleanno a doppia cifra. Un bel traguardo, che racconta una storia di complicità, amicizia e valori condivisi.

«Roberto è il mago della cucina, è lui che prepara i ripieni, i liquori, i condimenti, è lui che raccoglie i funghi e le erbe. Io mi occupo di tutto il resto» continua Sara. «Qua la montagna si vive nei sapori, nella stagionalità dei prodotti, nella scelta di utilizzare ingredienti locali. Ma si vive anche nell'approccio: non abbiamo mai avuto intenzione di “spremere” il locale per ottenere più coperti possibile. Qui si viene per rilassarsi, per stare bene in compagnia, per vivere ritmi diversi che in città: è ciò che sta alla base della nostra scelta. E la soddisfazione più grande è sapere che è percepito dalla gente, è sentirsi dire “Mi sono sentito come a casa”. Ecco, quando mi viene detta questa cosa, io so che stiamo lavorando bene. Che stiamo facendo qualcosa di utile anche per il territorio: tenerlo vivo, vivo per davvero».