Una carota del progetto Beyond Epica © CNRUn team internazionale di scienziati ha recentemente annunciato un'importante risultato: il recupero di un campione di ghiaccio antartico risalente a 1,2 milioni di anni fa. Il progetto, parte dell’iniziativa europea Beyond EPICA, ha visto gli esperti perforare fino a 2,8 chilometri di profondità nel sito di Little Dome C, vicino alla stazione di ricerca Concordia, in Antartide. Questa permetterà di comprendere meglio l’evoluzione dei gas serra, del clima e dei cicli glaciali della Terra.
Il progetto Beyond EPICA è stato finanziato dall'Unione Europea con la partecipazione di numerosi Paesi. I risultati attesi non solo contribuiranno alla scienza del clima, ma potrebbero anche influenzare politiche globali mirate a contrastare il cambiamento climatico.
L’importanza a livello scientifico
Secondo Carlo Barbante, coordinatore del progetto e direttore dell'Istituto di Scienze Polari del CNR in Italia, la carota di ghiaccio fornirà dati importanti sull’evoluzione della concentrazione di gas serra, polveri e composti chimici nell’atmosfera. Queste informazioni aiuteranno a spiegare come i cicli delle ere glaciali siano cambiati e offriranno un nuovo contesto per analizzare l’impatto antropico sul clima.
Barbante ha sottolineato come i livelli di CO₂ attuali superino del 50% i picchi massimi registrati negli ultimi 800mila anni, confermati anche dai precedenti studi EPICA. L'obiettivo è ricostruire un quadro ancora più completo di quel periodo, quando i cicli glaciali duravano circa 40mila anni, rispetto agli attuali 100mila anni.
Il lavoro, iniziato quattro anni fa, ha coinvolto 16 ricercatori e tecnici che hanno operato ogni estate antartica a temperature estremamente rigide, di circa -35 °C. Federico Scoto, uno dei glaciologi italiani coinvolti, ha descritto il momento del raggiungimento del substrato roccioso come "un traguardo straordinario".
Richard Alley, esperto di glaciologia della Penn State University, ha definito la scoperta “straordinaria” e ha evidenziato come lo studio di ghiacci così antichi possa aprire nuove prospettive non solo sul passato climatico della Terra, ma anche su aspetti geologici non direttamente legati al ghiaccio.