Giglio martagone presso la Forcella di Monte Acuto © Marta ZarelliL’itinerario unisce Pintura di Bolognola al Rifugio del Fargno, attraversando pascoli con viste che spaziano su tutto il Centro Italia fino al Gran Sasso d’Italia. Si sorvola la selvaggia e frastagliata valle dell’Ambro per giungere sulla prima cima che supera i duemila metri del versante nord dei Sibillini, Pizzo Tre Vescovi, un tempo confine di tre diocesi: Camerino, Fermo e Norcia. Dalla vetta il panorama si apre sul dolomitico Monte Bove, la Val di Panico e tutta la catena dei Sibillini a sud. Dalla forcella del Fargno una lenta discesa per la famosa strada chiamata l’Abbandonata con viste superbe sull’alta valle del Fiastrone, conduce al punto di partenza. E’ possibile ridurre l’anello evitando la vetta di Pizzo Tre Vescovi e scendendo direttamente dalla forcella al Rifugio del Fargno.
Poco sotto la vetta del Pizzo Tre Vescovi con panorami verso est © Marta ZarelliItinerario
Dal piazzale di Pintura di Bolognola (1340 m) si prende la strada sterrata che parte dieto al Ristorante La Capanna (sud-ovest). Dopo qualche centinaio di metri il panorama si apre sulla parte alta della valle del Fiastrone e le vette che sovrastano la valle, il Monte Rotondo a nord, la Forcella del Fargno, Pizzo Tre Vescovi e Monte Acuto. Si continua su sterrato fino alla prima curva a destra dove si lascia lo sterrato principale per uno secondario sulla sinistra e risale il versante nord del Monte Castel Manardo fino alla partenza dell’ultimo impianto della stazione sciistica (50 minuti). Si continua oltre su sterrato sovrastando il profondo vallone dei Tre Santi a Monte Berro (1608 m) dove si cambia versante e si raggiunge Casale Grascette (1706 m, 2 h), bivacco sempre aperto.
Il Monte Priora sulla sinistra e il Pizzo Berro, dalla cima di Castelmanardo © Marta ZarelliDal casale ci si apre ad un nuovo versante che si affaccia sulla profonda e frastagliata valle dell’Ambro con il profilo (da est) del Monte Priora, Pizzo Berro, Pizzo Tre Vescovi e Monte Acuto. Dal casale si risale il pendio alle sue spalle (nord) seguendo una esile traccia di sentiero che arriva fino alla linea di cresta. Seguendola in direzione ovest si passa la cima di Monte Castel Manardo (1917 m) e oltre Forcella Bassete (1701 m, 3.15 h). Il sentiero continua attraversando un ambiente selvaggio di rara bellezza e tagliando il versante meridionale di Monte Acuto fino a raggiungere la forcella tra Monte Acuto e Pizzo Tre Vescovi (4.20 h). Dalla forcella si prosegue verso la vetta di Pizzo Tre Vescovi con la sua grande croce metallica (2092 m) e dove il panorama si apre sulla rocciosa parete del Monte Bove, la val di Panico e le vette dei Sibillini fino al Monte Vettore (2476 m, sud) cima più alta dell’intera catena.
Il dolomitico Monte Bove dalla Forcella Angagnola © Tommaso FagianiDalla cima si continua in direzione sud fino ad arrivare per la facile cresta a Forcella Angagnola dove si inverte direzione prendendo il sentiero che taglia il versante ovest di Pizzo Tre Vescovi, raggiungendo in breve il Rifugio del Fargno (1811 m, 5.30 h). Superato il rifugio si continua sulla strada sterrata prendendo a destra la lunga e dolce discesa lungo la strada, chiusa al traffico, che sorvola l’alta valle del Fiastrone nella sua sezione più selvaggia. La strada è solitamente aperta al transito a piedi e in bike dalle prime settimane di giugno fino alle prime nevicate autunnali (contattare il comune di Bolognola per informazioni in merito Tel. 0737.520225). La strada si ricongiunge, sul tornante sotto ad un grande fontanile (7.20 h), all’itinerario di andata che si percorre fino al punto di partenza (7.35 h).
Praterie montane con il Pizzo Berro sullo sfondo © Marta Zarelli