Andrea Lanfri: "In barba al meningococco", dieci anni oltre ogni limite

Andrea Lanfri celebra dieci anni dalla sua rinascita dopo la meningite fulminante, trasformando la sua vita in un'incredibile storia di resilienza, montagna e sfide senza limiti.
Andrea Lanfri © Ilaria Cariello

“Oggi è il mio secondo compleanno!”. Con queste parole, Andrea Lanfri celebra un decennio dal giorno che ha cambiato la sua vita per sempre. Dieci anni fa, una meningite fulminante con sepsi meningococcica gli ha portato via entrambe le gambe e sette dita delle mani, lasciandolo pieno di cicatrici e con un futuro incerto. Ma quella giornata, che avrebbe potuto spezzarlo, ha segnato l’inizio di una trasformazione straordinaria.

 

La rinascita di Andrea

Dalle ceneri della malattia è nato un nuovo Andrea, un uomo che non si è mai piegato alle avversità e che ha deciso di vivere ogni giorno come un dono. “In barba al meningococco”, scrive con un sorriso che racconta la sua determinazione e la voglia di non arrendersi mai.

In questi dieci anni, Andrea Lanfri ha riscritto il significato di resilienza. Ha affrontato il dolore, il cambiamento e le sfide fisiche con una forza d’animo che pochi possono immaginare. Ma la sua storia non è solo di sopravvivenza: è di conquista.

Andrea non si è fermato. Anzi, ha trovato nelle montagne la sua vera vocazione. E pensare che sul letto d’ospedale, quando si è risvegliato dal coma e si è ritrovato senza gambe, gli avevano detto: “tu, in montagna non ci andrai più”. In tutta risposta Andrea in montagna ci è tornato, eccome se ci è tornato. Prima le Alpi, poi il Chimborazo, il Denali, il Kilimangiaro, l’Aconcagua, il grande sogno realizzato dell’Everest, è stato il primo pluri-amputato a riuscirci, dimostrando che i limiti esistono solo nella mente. Ha intrapreso il progetto delle Seven Summits, le vette più alte di ogni continente, e gliene mancano solo 2: l’Elbrus (Europa) e il Monte Vinson (Antartide). Ma non è finita, perché ci sono anche la bicicletta e la corsa, dove Andrea detiene ancora dei record mondiali. 

La seconda vita di Andrea Lanfri, non ha freni. Ogni passo, ogni respiro a quote vertiginose sono un simbolo del suo spirito. Per Andrea, la montagna è più di una sfida fisica: è un dialogo con sé stesso, un modo per dimostrare che la vita è fatta per essere vissuta appieno, senza mai accontentarsi.

Andrea Lanfri in cima © Ilaria Cariello

Oltre i limiti

Andrea Lanfri non si definisce solo attraverso le sue imprese sportive. È un simbolo di speranza, un esempio vivente di come sia possibile trasformare un momento di devastazione in una fonte di ispirazione. La sua energia e la sua gioia di vivere contagiano chiunque lo incontri, ricordando che, anche nelle situazioni più buie, c’è sempre spazio per la luce.

“Ne ho combinate di tutti i colori”, scrive con l’entusiasmo di chi sa che la vita è troppo preziosa per essere sprecata. Il suo viaggio, che continua con nuove sfide e nuovi orizzonti, è una testimonianza di ciò che si può ottenere quando la forza di volontà supera qualsiasi ostacolo. Il “secondo compleanno” di Andrea Lanfri è un momento per guardare indietro e celebrare tutto ciò che ha realizzato. Ma è anche un momento per guardare avanti, verso nuove cime, nuovi progetti, e nuovi traguardi.

A dieci anni dal giorno che ha segnato l’inizio della sua nuova vita, Lanfri ci insegna che i limiti sono fatti per essere superatii sogni per essere inseguitila vita per essere vissuta senza rimpianti.