«È possibile imparare giocando? I bambini lo fanno sempre, a volte anche la scuola utilizza questo modo di procedere».
Con queste parole
Daniela Mangiola presenta il caso della seconda classe della
scuola primaria di Badilet (Belluno) che lo scorso anno, accogliendo l'invito del
Cai Veneto, ha partecipato al concorso
“Venti di guerra Venti di bufera”.
Operatore scientifico culturale della Sezione di Belluno e componente del Comitato scientifico del Gruppo regionale, Daniela Mangiola faceva parte della commissione esaminatrice del concorso, insieme a Francesco Carrer, Giuliano De Menech, Maria Novello, Massimo Ghion e Patrizia Reatto. Le premiazioni si sono svolte lo scorso finesettimana.
Il presidente del Cai Veneto Renato Frigo durante la premiazone © Daniela Mangiola
Riflessioni sui luoghi della Grande Guerra colpiti da Vaia un secolo dopo
Il concorso si rivolgeva ai ragazzi delle scuole venete di ogni ordine e grado, chiedendo loro di produrre testi scritti, elaborati grafici, reportage fotografici e brevi filmati prendendo spunto dalle zone teatro dei cruenti eventi del 1918 della
Grande Guerra e interessate, cento anni dopo, dalla devastazione della
tempesta Vaia.
Un album di disegni lungo diciannove pagine
Il lavoro prodotto dai bambini di Badilet, guidati dalla maestra
Roberta Balcon, ha colpito la giuria per aver raggiunto gli obiettivi proposti dal bando e per la creatività dimostrata. A loro è andato infatti il
primo premio per la scuola primaria.
«È stata sicuramente una procedura accattivante quella offerta dall’insegnante che ha fatto conoscere le “atrocità e il dolore” causati dalla guerra attraverso l’esperienza degli alberi. Alberi che, oltre ad essere distrutti vengono anche isolati dalla tempesta Vaia», spiega la Mangiola. «Sfruttando la fantasia delle piccole Aurora Novellati e Sofia De Barba e utilizzando il disegno, la maestra ha coinvolto tutta la classe nella produzione di un album di diciannove pagine che si chiude con i bambini in cerchio. Il bisogno di “stare vicini“ si concretizza tenendosi per mano, quelle mani ritagliate dai bambini e trasformate con l’utilizzo di materiali poveri in alberi colorati».
Questo lavoro è stato sicuramente impegnativo per i bambini, ma anche divertente.
«Li ha aiutati a comprendere il messaggio che i conflitti vanno risolti senza l’uso della guerra».
Daniela Mangiola già conosceva questi bambini. Ci ha lavorato, sia in presenza che a distanza, nell'ambito dei progetti rivolte alle scuole organizzati dalla sua Sezione. «È una bella classe. Ora, dopo il premio, vogliamo organizzare con loro una due giorni in montagna»
I bambini della seconda primaria di Badilet in aula © Daniela Mangiola
Un nonno e altri protagonisti silenziosi
Un’altra classe all’interno del medesimo istituto comprensivo (il numero 3 di Belluno), ha partecipato al concorso. Stiamo parlando della 2^B della
scuola media Castion, guidata dall’insegnante
Anna Spedo. Continua la Mangiola:
«Alessandro Bacchetti, alunno appassionato di Grande Guerra, ha sviluppato l’argomento realizzando un video intitolato “I giganti silenziosi”. La clip, che ha vinto il primo premio nella sezione “Video” della scuola media, si è dimostrato originale sia nella scelta dei protagonisti che nell’applicazione utilizzata per far parlare gli interpreti. La guerra viene ricordata attraverso la voce di un testimone, il nonno, ma dà poi voce a protagonisti silenziosi: il mulo e l’albero. La loro esperienza non diversa da quella degli uomini induce ad una riflessione sull’agire futuro che deve apprendere dalle esperienze vissute».
Il video si conclude con le mani del nonno e del nipote che lavorano sui tralci della vite, a dimostrazione della
«necessità di privilegiare la collaborazione tra generazioni e la trasmissione di competenze maturate».
Gli assegni giganti vinti dalle scuole premiate © Daniela Mangiola
34 classi partecipanti dalla primaria alle superiori
I vincitori hanno ricevuto “l’assegno gigante” dalle mani del presidente del Cai Veneto
Renato Frigo in una cerimonia
«resa commovente dal ringraziamento commosso della piccola Aurora alla maestra Roberta, che entra in classe sempre con il sorriso e ha fatto nascere in loro il desiderio di esplorare le montagne».
I due primi premi del valore di 600 euro saranno consegnati all’Istituto comprensivo 3 di Belluno.
Il concorso è stato reso possibile da un accordo tra
Presidenza del Consiglio dei ministri e la
Regione del Veneto finalizzato alla valorizzazione dei territori regionali colpiti da Vaia e in memoria della Grande Guerra. Al concorso hanno partecipato
34 classi, dalla primaria alle superiori, di diverse località della regione che hanno avuto la forza di impegnarsi anche durante il lockdown.