Davide Nanni © Luca ParisseNel cuore dell’Abruzzo, tra morbide montagne, distese verdi e alberi imponenti, risuona una voce che urla “Ragazzi, J so’ wild”. È Davide Nanni, lo chef che cucina nei boschi di Castrovalva, un borgo in provincia de L’Aquila. Berretto verde, dialetto abruzzese verace e appassionato e un sorriso contagioso: Davide è spontaneo nei video in cui mostra sui social le sue ricette preparate tra le montagne.
Dopo una carriera come chef in ristoranti romani, londinesi e americani – anche stellati – e un premio del Gambero Rosso, la tempra “selvaggia” di Davide lo ha richiamato in Abruzzo, dove oggi lavora nell’agriturismo di famiglia “Locanda Nido d’Aquila”. Un ritorno alle origini e alla semplicità per trovare la spinta innovativa verso nuovi orizzonti culinari e naturalistici. La sua postazione è essenziale: sassi per il fuoco, ciotole, taglieri e bastoncini di legno per impastare e servire il piatto pronto. Sullo sfondo pennellate di arancione, verde, marrone e giallo: i colori brillanti delle montagne. A seconda del sole e del vento, Davide lavora in punti diversi del bosco dove la sua cucina è una sinfonia di sapori e di innovazione gastronomica. Qui prepara i piatti più tipici abruzzesi, come le pallotte cacio e ova o i fiadoni, quelli di altre regioni, come l’amatriciana o il pampepato e ricette rivisitate come il kebab abruzzese a base di agnello e spezie. Al suo fianco, pronto ad assaggiare il piatto finito, c’è il padre che si è guadagnato il titolo di Marione nazionale.
Davide racconta la sua esperienza come un’attività ecocompatibile: “Per cucinare non spreco né acqua né elettricità e non uso plastica o carta. Se friggo, aspetto che l’olio si freddi, lo verso in una bottiglia di vetro e lo riuso finché non si esaurisce.” L’avventura nei boschi è iniziata nel 2020 come reazione ad un momento di stallo sul lavoro: è andato nella vigna del nonno con il padre e ha cucinato una cipollata in diretta Facebook con un milione di visualizzazioni. Sono passati quattro anni e da allora Davide non si è più fermato. Di quell’esperienza ricorda: “Alla gente piaceva che cucinassi nel bosco, la libertà, il rapporto con mio padre. Ho sentito che le persone avevano bisogno di viversi questa naturalezza e ho voluto continuare, migliorando gli strumenti da lavoro”. Oggi quei video sono un format seguito sui social da migliaia di persone: molte, incuriosite dalle abilità dello chef e dai luoghi circostanti, arrivano da tutta Italia nel suo agriturismo a Castrovalva, generando un bel via vai nel borgo abitato da appena quindici anime.
Così quella di Davide diventa la storia di due passioni che si nutrono a vicenda: ogni piatto cucinato nei boschi racconta la bellezza della natura circostante, le radici familiari e la leggerezza con cui il ragazzo insegue il suo talento. E, allo stesso tempo, celebra l’ambiente attraverso una pratica di dedizione, profondo rispetto e consapevolezza ecologica.
Castrovalva in Abruzzo © Andrea Calvano