Alla scoperta del Geosito della Faglia del Monte Serrone

Domenica scorsa il Cai Vallelonga Coppo dell'Orso ha organizzato, nell'ambito di “In cammino nei parchi” un'escursione da Gioia dei Marsi (AQ) al rifugio del Monte Serrone, consentendo ai partecipanti di conoscere una delle faglie connesse al “terremoto della Marsica” del 1915
Il Cai Vallelonga - Coppo dell'Orso è stata una delle Sezioni che ha aderito alla 10^ edizione di “In cammino nei Parchi”, svolta in tutta Italia domenica scorsa.
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I partecipanti all'escursione © Cai Vallelonga - Coppo dell'Orso

Il Geosito della Faglia del Monte Serrone

L'escursione organizzata ha percorso il sentiero che collega Gioia dei Marsi (AQ) al rifugio del Monte Serrone (1371 m) attraversando il Geosito della Faglia del Monte Serrone, una delle faglie connesse al terremoto della Marsica del 1915. L’escursione ha raggiunto l’antico borgo di Sperone Vecchio con visita presso l’omonima Torre risalente al XII secolo ed è terminata nel punto panoramico del Monte Serrone con vista su tutta la Piana del Fucino.
«Il Geosito è un laboratorio a “cielo aperto” per attività di escursionismo con un occhio alla geologia», racconta il Socio Umberto Di Salvatore. «L’escursione, infatti, arricchita da una vera e propria “lezione” in campo sulla geologia del Geosito del Prof. Tommaso Piacentini del Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, è stata una grande occasione per conoscere meglio un paesaggio ricco di biodiversità e geodiversità come quello della Marsica. È stato possibile capire come questo paesaggio sia un testimone vivo dei differenti processi endogeni ed esogeni che hanno modellato e modellano nel tempo il paesaggio e influenzano in profondità anche gli aspetti socioeconomici e il destino delle popolazioni che in questo territorio vivono».
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La Torre di Sperone

La carta geologico-turistica

Nell’ambito delle attività del progetto di turismo esperienziale “A spasso con la Geologia: La Marsica com’era e com’è” (Associazione Monte Serrone-Fondazione Carispaq), ai partecipanti è stata consegnata la Carta geologico-turistica del geosito.
«Si tratta uno strumento di divulgazione che ha consentito a tutti di visualizzare e comprendere gli aspetti principali della storia geologica dell’area», conclude Di Salvatore. «I dati e le informazioni, trasformati con parole e concetti semplici rivolti tutti, sono diventati uno strumento di turismo e svago ma anche di conoscenza e di consapevolezza dei rischi geologici presenti sul territorio».
L'escursione è stata organizzata con la collaborazione della sopracitata associazione, del Comune di Gioia dei Marsi e del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.