Al rifugio Boz

Tra le Vette Feltrine e il Cimonega, ai piedi dell’imponente Sass de Mura
Il Sass de Mura (2547 m) visto dal percorso di salita per il rifugio Boz. © Archivio Sat – Società Alpinisti Tridentini

Sul confine tra Veneto e Trentino, le Vette Feltrine e il Gruppo del Cimonega rappresentano un angolo – a torto – poco conosciuto e frequentato, e offrono una varietà di ambienti davvero incredibile, che spaziano dai boschi delle quote più basse fino alle grandi praterie ai piedi di pareti rocciose che hanno poco da invidiare ai più celebrati massicci dolomitici. Sono luoghi ancora selvaggi, dove una ricca biodiversità e particolari fenomeni geologici danno vita a un territorio decisamente interessante per l’escursionista, protetto dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi da un lato, e dalla Riserva Naturale Vette Feltrine dall’altro, potendo inoltre contare su diversi punti di appoggio – alcuni rifugi e diversi bivacchi – nei luoghi strategici per le escursioni. Dal versante trentino, una delle gite più facili e remunerative è la salita al rifugio Boz, posto a 1718 metri di quota sul solare pascolo di Malga Neveta, ai piedi dell’imponente versante occidentale del Sass de Mura e del Monte Neveta. L’escursione non presenta difficoltà di sorta, ed è comodamente effettuabile in giornata, ma il consiglio è quello di concedersi almeno un altro giorno – ma ancora meglio due! – per traversare gli spettacolari ambienti delle Vette Feltrine, fino al rifugio Dal Piaz, o, con percorso più impegnativo, seguire i sentieri ai piedi del Cimonega, passando dal suggestivo bivacco Bodo.

Dal rifugio Fonteghi, appena sopra il Lago Noana, si segue verso sudest la pianeggiante strada della Val Nagaoni, che all’interno di un bel bosco costeggia il rio Neva fino a un bivio in località Buse (si può arrivare qui anche in auto, ma la passeggiata a piedi è rilassante e piacevole). Ignorata a destra la strada con segnavia n° 727A (altra possibilità), si prende a sinistra la pista forestale (n° 727) che supera il torrente, poi le baite di El Belo, quindi sale nel bosco con stretti tornanti, traversando verso est-nordest il ripido pendio sopra l’incassato fondovalle. Si superano la Val Cesure e un evidente costone, quindi si abbandona la sterrata, che sale verso nord, e si continua a destra su sentiero, si valicano in successione due torrenti e ci si riunisce con il sentiero n° 727A. Un ultimo tratto sui pascoli sottostanti Malga Neveta conduce direttamente al rifugio Boz.

Scheda Tecnica

Difficoltà: E
Punto di partenza: Rifugio Fonteghi (bivio 726 - 733 - 748)
Punto di arrivo: Rifugio "Bruno Boz" Malga Nevetta
Nome sentiero: Sentiero 727
Lunghezza: 6.7 km
Dislivello +: 732 m
Dislivello -: 140 m
Durata di andata: 3:00 h
Durata di ritorno: 1:45 h
Quota di partenza: 1123 m
Quota di arrivo: 1715 m
Quota massima: 1715 m
Quota minima: 1113 m
In collaborazione con Infomont CAI