Il piccolo Lago di Campo, salendo all’omonimo valico. © Archivio Sat – Società Alpinisti TridentiniQuella di Daone è una delle principali valli che salgono verso l’Adamello, e si protende per circa 30 chilometri complessivi dalle Valli Giudicarie fino al Lago di Malga Bissina, e ancora oltre, assumendo il nome di Val di Fumo, terminando ai piedi dei ghiacciai, tra il Monte Fumo e il Crozzon di Lares. Sul versante destro orografico della valle, all’altezza del grande bacino artificiale di Malga Bissina, il Passo di Campo è un importante e storico valico, molto frequentato nei secoli passati, per gli scambi commerciali, dagli abitanti dei due versanti, quello camuno, in Lombardia, e quello trentino delle Giudicarie. Il passo, aperto sulla lunghissima dorsale che dall’Adamello scende verso sud, si raggiunge comodamente dalla diga di Malga Bissina, dove termina la strada percorribile in auto della Valle di Daone. L’escursione è facile e rilassante, con un dislivello contenuto e un comodo sentiero tra radi larici e praterie alpine, che passa dal piccolo e suggestivo Lago di Campo, e non a caso è piuttosto frequentata nella stagione estiva. Per i più allenati ed esperti, dal Passo di Campo consigliamo la traversata al Lago d’Avolo (tratti attrezzati ed esposti) e al Passo Ignaga, lungo l’Alta Via dell’Adamello, chiudendo un pregevole quanto lungo anello.
Dal grande parcheggio nei pressi della diga di Malga Bissina si prende verso sudovest una stradina e al vicino bivio si tiene la sinistra, calando sul sentiero n° 242, per riprendere poco oltre a salire tra radi larici e, aggirato un costone, si arriva nella solitaria conca che ospita il Lago di Campo (1945 m). Si costeggia la sponda sponda settentrionale del piccolo bacino naturale e si prosegue in salita verso ovest, tra gli ultimi larici e macchie di rododendri, si supera un dosso e si continua rimontando agevolmente la conca successiva tra aperti pascoli, arrivando senza difficoltà al Passo di Campo, con bella vista verso il Caré Alto e dove si incrocia l’Alta Via dell’Adamello.