Al Lago del Barbellino

Una classica salita sulle Orobie, a uno dei rifugi più antichi della Bergamasca
Il rifugio Antonio Curò (1915 m), storico punto di appoggio del Cai di Bergamo sulle sponde del Lago del Barbellino. © Archivio Infomont

La testata della Val Seriana, all’altezza dell’ultimo abitato di Valbondione, è dominata a nord dalle cime del Pizzo di Redorta (3039 m) e del Pizzo Coca (3052 m). Ambienti aspri e severi, percorsi da sentieri celebri e frequentati, come il Sentiero delle Orobie, la bella alta via che unisce i tanti rifugi presenti su queste montagne. A est di Valbondione, la valle è invece chiusa da un alto gradino roccioso dove, cinque volte all’anno, si può ammirare lo spettacolo delle cascate del Serio: formate dall’omonimo fiume, sono divise in tre salti, per un’altezza complessiva di 315 metri, e sono di origine naturale, ma dal 1931, con la costruzione della diga del Barbellino, le acque del fiume sono utilizzate per alimentare il bacino artificiale. L’itinerario proposto sale proprio a questo lago, lungo un facile tracciato all’interno del bosco, che dopo gli ultimi tornanti si affaccia sulla grande conca appena sopra la diga, circondata da ripidi versanti e dove sorge lo storico rifugio Curò, inaugurato nel 1886, il secondo costruito sulle montagne bergamasche. L’ambiente è tipicamente alpino, di grande impatto, e l’escursione può essere compiuta comodamente in giornata, ma può anche essere allungata con molte possibilità, per esempio risalendo la valle fino al Lago naturale del Barbellino, in una selvaggia conca a circa 2100 metri di quota, a circa un’ora di cammino, e dove si trova il rifugio Barbellino.

L’escursione prende avvio da Valbondione, seguendo prima la rotabile per Lizzola e, dopo il primo tornante, deviando a sinistra (indicazioni, segnavia n° 305) lungo una stradina tra le case. Si tiene la destra su una comoda sterrata che sale con pendenza costante nel bosco, compiendo un lungo traverso ascendente fino a uscire sui prati superiori. Con diversi tornanti, si rimonta il ripido versante sotto il Monte Verme, mentre la traccia si stringe e il panorama si apre sull’alta Val Seriana. Con un ultimo traverso sotto le rocce (esposto, ma facile; corda corrimano) si sbuca infine nei pressi di un pulpito panoramico e in breve si raggiunge il rifugio Curò e la sponda del Lago artificiale del Barbellino.

Scheda Tecnica

Difficoltà: E
Punto di partenza: Valbondione
Punto di arrivo: Rifugio Curò
Nome sentiero: Sentiero 305
Lunghezza: 6.4 km
Dislivello +: 1122 m
Dislivello -: 201 m
Durata di andata: 3:45 h
Durata di ritorno: 1:45 h
Quota di partenza: 972 m
Quota di arrivo: 1893 m
Quota massima: 1894 m
Quota minima: 972 m
In collaborazione con Infomont CAI