Il Monte Pollino (2248 m) visto dai prati del Colle Gaudolino. © Archivio InfomontSul confine tra Calabria e Basilicata, il Monte Pollino dà il nome all’omonimo massiccio carsico e al Parco Nazionale che si estende tra il Tirreno e lo Ionio, la più grande area protetta italiana con un'estensione di ben 1960 chilometri quadrati. La facile salita a questa montagna, la seconda per altezza di tutta la Calabria, può avvenire da diversi versanti, e non presenta difficoltà di sorta, consentendo di attraversare paesaggi unici, dove spicca la presenza del pino loricato, affascinante specie arborea endemica di questo territorio, particolarmente adattabile anche a condizioni di gelo e vento forte, e con una longevità eccezionale: sul versante calabrese del Pollino, infatti, sono stati documentati alcuni esemplari che raggiungo i 1200 anni di età, i più longevi alberi di tutta Europa. L’itinerario da Morano Calabro percorre prima una vasta area di terreni coltivati, poi, superata l’autostrada, sale per fitti boschi fino all’amena sella prativa del Colle Gaudolino, tra il Monte Pollino e la Serra del Prete, dove può anche terminare l’escursione considerato lo sviluppo e il dislivello non indifferenti. Consigliamo comunque di salire sulla cima, con almeno un’ora e mezza di cammino in più, per godere di grandi panorami sul territorio circostante. Il percorso segue il tracciato del Sentiero Italia, tra Morano Calabro e Madonna di Pollino.
Dal centro di Morano Calabro si va ad attraversare la Statale 19 e, seguendo il segnavia n° 901/Sentiero Italia (SI), si cammina sulla stradina che porta alla Fontana Rossa e continua verso nordest (seguire con attenzione i segnavia bianco-rossi, per non perdersi tra le diverse contrade). Superato il Fosso Santicelli, si prosegue sulla sterrata che transita dall’agriturismo Colloreto, poi sale ai ruderi dell’omonimo monastero, proprio sopra l’autostrada. Si continua sulla comoda mulattiera che traversa a mezzacosta verso est, si supera la sorgente Tufarazzi e, volgendo a nordest nel fitto bosco, si arriva alla sorgente Serra. Si prosegue in salita, senza possibilità di errore, fino a raggiungere i prati del Colle Gaudolino. Per salire sulla cima del Pollino, conviene seguire la traccia che, verso sud, costeggia la parete rocciosa e si porta sulla cresta meridionale, che si risale senza difficoltà fino alla sommità.