Le ardite forme delle Torri del Cridola. © chripellLe Dolomiti Friulane sono un territorio meraviglioso per le escursioni, dove si alternano scenari selvaggi di pareti e torri rocciose – tra cui spicca il famoso Campanile di Val Montanaia – e vasti pascoli e boschi, costellati di baite. Percorrere i sentieri tra queste montagne significa andare alla scoperta di ambienti incontaminati, poco affollati, ricchi di storia e di tradizioni. Proponiamo qui una classica traversata, che da Forni di Sopra sale alla Forcella Scodavacca, nel cuore del massiccio, per raggiungere l’amena conca con il rifugio Padova. Il rifugio, inaugurato nel 1910 per volere della sezione di Padova del CAI, e più volte ristrutturato e ricostruito, sorge in una radura ai piedi dei Monfalconi e degli Spalti di Toro, circondato da una corona di boschi di aceri, betulle, faggi e abeti. Facilmente raggiungibile dal versante cadorino, con questa escursione si transita invece ai piedi del Monte Cridola, una delle vette più belle e imponenti delle Dolomiti Friulane. La cima, a 2581 metri di quota, è raggiungibile con un percorso riservato a escursionisti esperti, e regala un panorama davvero straordinario, con viste spettacolari sulle Dolomiti Friulane e su gran parte dei Monti Pallidi.
La partenza avviene dalla località di Chiandarens, che si raggiunge in auto da Forni di Sopra percorrendo la Statale Carnica e deviando a sinistra per valicare il Tagliamento e costeggiare il torrente Giaf. Si segue la comoda sterrata (segnavia n° 346) che valica il torrente e, al primo tornante, si prosegue a destra sul sentiero nel bosco (ovest), raggiungendo il rifugio Giaf (1400 m). Si continua in salita nel bosco, quindi si esce su terreno aperto, al cospetto delle muraglie del Cridola e dei Monfalconi, e su terreno detritico si guadagna la Forcella Scodavacca (2042 m). Si scende sul versante opposto (ovest, sempre n° 346) nella Val Pra di Toro, quindi si entra nei mughi e, con la pendenza che aumenta, si percorre un ultimo tratto nel bosco fino al rifugio Padova.