Il monumento di Pian Sineive, in memoria dell'incidente aereoA quasi settant'anni dall'incidente aereo che sconvolse la Val Pellice, il Comune di Bobbio Pellice ha formalmente richiesto alle autorità americane la rimozione dei resti del velivolo militare precipitato a Pian Sineive nel 1957.
Il 21 luglio 1957, un Lockheed P2V Neptune dell'aeronautica militare statunitense decollò dalla base NATO di Aviano per partecipare alle operazioni di ricerca di un altro velivolo scomparso. Durante la missione, l'aereo tentò un atterraggio di emergenza a Pian Sineive, nella Val Pellice, ma si schiantò tragicamente al suolo. Dei dieci membri dell'equipaggio, solo uno sopravvisse.
Nel 1958, in memoria delle vittime, fu eretto un monumento sul luogo dell'impatto, incorporando alcuni frammenti dell'aereo.
La richiesta di rimozione dei rottami
Recentemente, l'attenzione è stata rivolta ai resti ancora presenti sul territorio, tra cui due motori, una parte dell'elica e un pezzo del carrello, situati a circa cento metri dal monumento commemorativo. Questi detriti, rimasti sul terreno per decenni, rappresentano un rischio ambientale, un pericolo per gli escursionisti, ma anche un motivo di riflessione sulla memoria storica.
L'iniziativa per la loro rimozione è stata promossa da Giuliano Bosco, un alpinista torinese affezionato alla Val Pellice, che, dopo aver individuato i rottami durante un'escursione nel novembre scorso, ha contattato il Comune di Bobbio Pellice e il Consolato americano a Milano. Il vicesindaco Lorenzo Duval ha spiegato che l'operazione di rimozione richiederebbe l'uso di un elicottero, comportando costi significativi che il Comune non può sostenere autonomamente. Pertanto, è stata inviata una richiesta all'ambasciata americana a Roma per ottenere supporto logistico e finanziario.
L'obiettivo dell'amministrazione comunale è trasferire i resti dell'aereo accanto al monumento esistente, creando un'area commemorativa completa che onori adeguatamente le vittime dell'incidente. Questa iniziativa mira non solo a preservare la memoria storica, ma anche a garantire la sicurezza e la valorizzazione del territorio, liberandolo da materiali potenzialmente pericolosi e promuovendo una maggiore consapevolezza storica tra residenti e visitatori.
La comunità di Bobbio Pellice attende ora una risposta dalle autorità americane, sperando in una collaborazione che possa portare alla realizzazione di questo progetto.