Adamello: riaperto il Sentiero dei fiori

Sono stati sostituiti cavi e chiodi danneggiati. La guida alpina Gianni Trepin, che ha curato l'intervento. «Non va preso sotto gamba, portare sempre piccozza e ramponi»

Il 1° agosto è stato ufficialmente riaperto il Sentiero dei fiori, la via ferrata che ripercorre i camminamenti dei soldati della prima guerra mondiale, lungo la cresta tra Presena e Castellaccio. Si tratta di un itinerario di ampio respiro, a 3.000 metri di quota, nel massiccio dell’Adamello. Il sentiero era stato dichiarato inagibile a inizio estate, per via di alcuni smottamenti che avevano insistito sui tratti attrezzati, danneggiando alcuni cavi e relativi ancoraggi. Il materiale è stato sostituito e ora il percorso è completamente accessibile.

A discapito del nome, che può lasciare intendere una certa facilità nel percorrerlo, bisogna invece avere un approccio alpinistico per poterlo percorrere. «Siamo sopra i tremila metri e oltre a una buona condizione fisica per via della quota, bisogna avere la piccozza per i tratti innevati e i ramponi nello zaino, per superare qualche tratto dove il terreno può risultare duro» spiega la guida alpina Gianni Trepin, che ha curato la manutenzione

I lavori di manutenzione sul percorso © G. Trepin

Per gran parte dell'itinerario le condizioni non sono impegnative, ma in una stagione che è stata abbondante per la quantità di precipitazioni, bastano alcuni metri con il cavo sotto la neve o con ghiaccio sulla traccia per rendere la situazione a rischio. Evitare di trovarsi sprovvisti degli strumenti utili a progredire con maggiore sicurezza è importante per godere appieno dell'itinerario, ora totalmente ripristinato. «Il controllo è stato fatto su tutti i cavi e abbiamo cambiato una decina di chiodi: è fruibile ma c'è ancora neve. Noi consigliamo di percorrerlo in senso orario, dal Passo Presena al Castellaccio, perché così si può godere del sole e arrivare per tempo a prendere la funivia per il rientro. In senso opposto è più impegnativo. Un'alternativa interessante, con un accesso diverso, è quella che da Passo Presena prosegue verso Passo Maroccaro per la cresta, per poi scendere e andare verso il Passo di Lago Scuro e la Capanna Lagoscuro».

Il sentiero, che ripercorre le trincee e i camminamenti dei soldati della Prima guerra mondiale, si inserisce in un contesto dove sono diverse le possibilità di escursioni in alta quota. In zona è stato ripristinato recentemente anche il Sentiero degli Alpini, mentre a breve saranno realizzati degli interventi volti a garantire una maggiore sicurezza sul Sentiero degli Austriaci.