Sergio Condori è cresciuto sulle rive del lago Titikaka, sognando di scalare le montagne, divinità custodi della sua cultura nativa. Dopo la morte di sua madre, si è trasferito nella città di La Paz. Il film Achachilas (che significa sia "antenati" che "montagne" in lingua aymara) racconta la storia di Sergio che vive le contraddizioni di essere un alpinista professionista in una società che sgretola le credenze dei suoi antenati. “Le montagne sono luoghi sacri e magici dove ognuno spera di trovare se stesso, di meditare, di godere la natura e provare la propria resistenza fisica, di scoprire il proprio corpo, i propri limiti.” (Sergio Reynaldo Condori Vallejo) Achachilas è un viaggio, che ha per protagonista Sergio, nella memoria, nelle tradizioni, nella vita semplice degli abitanti di questa parte del pianeta ma è soprattutto un continuo contrasto fra la sua voglia di esprimersi al meglio come alpinista, guida alpina e residente. Le lezioni ai suoi allievi in falesia, sulle pareti di ghiaccio, sulla roccia, l’insegnamento della progressione in sicurezza, la conoscenza dei materiali e delle attrezzature alpinistiche sono momenti del film che si alternano alla quotidianità dei campi, ai lunghi silenzi, alla preparazione del cibo.
dal film "Achachilas" © copyright Film Festival TrentoE ancora le esercitazioni del Soccorso alpino e la sequenza del recupero del corpo di un alpinista perito in un incidente. Una discesa a valle che somiglia quasi a una processione. Emblematica la scena di un rito propiziatorio legato alla tradizione (Pacha Mama) e lo squillo del telefono cellulare della donna che lo sta eseguendo: “Chi parla?” … “No … ha sbagliato numero!” e il rito riprende. Il film, a tratti, può sembrare all’apparenza un po' statico: non è così, segue il ritmo di una vita che sa prendersi il tempo. Certo le riprese in città rivelano l’esatto contrario ma anche questo è uno dei contrasti che evidenziavo. Buona fotografia e cura del suono. Musiche che non si sovrappongono mai all’azione ma la accompagnano. Totali su paesaggi dai colori accesi, silenzi, timelapse curati, riprese in parete di buona fattura, anche se in alcuni passaggi mostrano una dominante blu quasi irreale. Forse voluto? Qualche errore nelle soggettive. La vicenda ha molti rimandi a simili storie che negli anni si sono sviluppate tra Tibet e Nepal…la puja, il mestiere di guida alpina non più prerogativa solo degli occidentali. Insomma una visione a 360° del rapporto uomo, professionista della montagna con l’ambiente e le tradizioni, il tutto narrato con rigore. In Achacilas sono presenti alcune citazioni di un altro film girato in Sud America nel 2019 Cholitas. E alla fine il volo con il parapendio che volteggia su spazi immensi e forse ancora non del tutto contaminati dalla frenesia di un vacuo progresso.
dal film "Achachilas" © copyright Film Festival TrentoAchachilas
- Regia di Juan Gabriel Estellano Schulze (Bolivia, 2021 – durata 70 minuti)
- Interpreti: Sergio Condori, Giovenale Condori, Rodrigo Lobo; fotografia: Juan Gabriel Estellano, Patricio Crooker; drone: Patricio Crooker; musiche originali: Carlos Nina, Jorge Zamora;
- Montaggio: André Blondel;
- Sound design: Jorge Zamora;
- Produzione: Ingrid Schulze Benavides, Miguelangel Estellano Schulze;
- Graphic design: Juan Manuel Lobatón;
- Color correction: André Blondel.
- Disponibile sulla piattaforma In Quota www.inquota.tv fino al 15 gennaio 2025