Il Colle del Nivolet
La decisione arriva dopo vent'anni di esperienza con il progetto “A piedi tra le nuvole” e in seguito a un aumento esponenziale del traffico nei mesi estivi. L'accesso regolamentato prevede l'installazione di una sbarra automatica all'altezza del Serrù, attivabile tramite una Carta dei servizi acquistabile online o in loco. Una volta raggiunto il limite giornaliero di 300 permessi, non sarà più possibile proseguire in auto o in moto.
I proventi della Carta dei servizi saranno destinati alla manutenzione della viabilità, dei servizi igienici e al finanziamento di progetti di educazione ambientale e conservazione della fauna locale. Il Parco, che resta a ingresso libero, punta così a ridurre del 65% il traffico lungo i 7 chilometri della SP 50, un tratto che negli ultimi anni ha visto crescenti tensioni tra visitatori in lotta per un parcheggio e addirittura episodi di aggressione nei confronti del personale delle navette. Già nella scorsa stagione estiva si era ipotizzato un pedaggio per limitare gli accessi, ma ora il concetto di numero chiuso diventa realtà.
L'iniziativa è frutto di un percorso condiviso con la Città Metropolitana, la Regione Valle d'Aosta e i Comuni di Ceresole Reale e Valsavarenche. Oltre alla limitazione del traffico privato, il Parco intende promuovere giornate car-free dedicate a escursioni, ciclismo e fitwalking, per offrire un'esperienza di montagna autentica, senza rumori e inquinamento.
Secondo le rilevazioni, nei mesi estivi si registrano in media 312 transiti giornalieri: la soglia di 300 veicoli punta a mantenere un equilibrio tra fruizione e salvaguardia dell'ecosistema. Chi non riuscirà a ottenere un'autorizzazione potrà comunque raggiungere il Colle grazie a navette e mezzi elettrici.