A Sondrio due weekend a tutta natura

Dal 17 al 19 e dal 23 al 26 novembre si terrà la 37esima edizione di Sondrio Festival, tra documentari sui parchi da tutto il mondo, appuntamenti culturali e tanti eventi collaterali per adulti e bambini
Un giovane lupo © Sondrio Festival

Sei serate di proiezione, 13 filmati in concorso, ospiti, mostre, libri e concerti per riflettere sulla natura. Questi, in estrema sintesi, i numeri dell'edizione 2023 di Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, le cui sette giornate si spalmeranno nell'arco di due settimane (da venerdì 17 fino a domenica 19, e di nuovo, da giovedì 23 a domenica 26 novembre). Il pubblico sarà accompagnato nella magnificenza della natura, che sconvolge e affascina, senza dimenticare le emergenze ambientali, che scuotono e colpiscono. Elementi, questi, che caratterizzano i 13 filmati in concorso provenienti da tutto il mondo, nei quali alla bellezza estatica si contrappone la drammaticità della realtà.

«Sappiamo che i cittadini attendono con ansia Sondrio Festival, e questo non può che farci piacere. Ci rivolgiamo a loro, ai giovani soprattutto, affinché siano consapevoli dell'importanza di conservare e tutelare l'ambiente», afferma Marcella Fratta, assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio e presidente di Assomidop (l'associazione culturale organizzatrice del festival, di cui fanno parte Comune di Sondrio, Cai, B.I.M. - Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano dell’Adda, Parco Nazionale dello Stelvio e Parco delle Orobie Valtellinesi). «Il valore aggiunto di questa manifestazione è rappresentato dalla sua dimensione internazionale e dalla trasversalità delle proposte che siamo in grado di offrire grazie ai partner che la sostengono e la migliorano, ai quali va il nostro ringraziamento. L'auspicio è che il programma sia gradito e che il pubblico colga questo invito alla riflessione sui temi ambientali».

Ogni sera saranno proiettati al Teatro Sociale due documentari (tre la prima), preceduti dalle "Conversazioni", incontri con grandi ospiti che introducono i temi legati alla natura, al rapporto tra uomo e ambiente, attraverso esperienze di vita e scelte professionali non ordinarie.

Nel programma, che si rivolge a un ampio target di persone, dai bambini agli adulti, dai giovani agli anziani, emergono le numerose iniziative collaterali. I filmati fuori concorso proiettati nel tardo pomeriggio, dopo la replica dei documentari della selezione ufficiale, le sopracitate"Conversazioni" con i grandi ospiti a inquadrare i diversi temi, le attività per le famiglie, le mostre, i concerti e gli spettacoli.

Il manifesto di Sondrio Festival

Il concorso

Il viaggio intorno al mondo parte dai territori Nunavut, nella parte più settentrionale del Canada, dove è ambientato il primo documentario in programma, "Alla ricerca di un oceano ghiacciato", per arrivare in Slovenia con "La natura al primo posto", che chiude la selezione. In mezzo il Messico più selvaggio della Riserva Espiritu Santo, il misterioso mondo dei prati austriaci, la barriera corallina nel Belize caraibico, il Gabon, il Texas e l'Anatolia turca, le Alpi francesi e il deserto dell'Arizona, fino al Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise e alla Riserva dei Bordighi. Ambientazioni esotiche o comuni, lontane o vicine per raccontare storie di specie a rischio di estinzione, habitat naturali la cui sopravvivenza è in pericolo.

Gli ospiti

Ogni sera uno o più ospiti ospite declineranno le diverse sfaccettature delle tematiche ambientali, tra volti noti del piccolo schermo, alpinisti, divulgatori scientifici, attori e scrittori. Tra essi Massimiliano Ossini, conduttore di Uno Mattina, Maria Luisa Cocozza, giornalista del Tg5 e conduttrice  della rubrica "L'arca di Noè", l'alpinista valdostano Hervé Barmasse, la scrittrice Paola Favero e il biologo e divulgatore scientifico Vincenzo Venuto.

Un esemplare di gorilla © Sondrio Festival

Le iniziative Cai

«Cerchiamo di fornire il nostro contributo favorendo la presenza di grandi ospiti, come il fotografo Jim Herrington e l'alpinista Hervé Barmasse, e promuovendo un convegno su un tema di stretta attualità qual è quello dei grandi predatori». 

Con queste parole Angelo Schena, componente del Comitato direttivo centrale del Club alpino italiano, presenta gli appuntamenti promossi dal Cai, tra filmati fuori concorso e presentazione di libri.

Entrando nel dettaglio, sabato 18 novembre dalle 10 alle 12:30 al Teatro Sociale è in programma il convegno “Lupo e orso: presenze con cui imparare a convivere”, moderato dallo stesso Schena. Interverranno Mauro Belardi (biologo e consulente di Regione Lombardia) su presenza del lupo e frequentazione della montagna, Paolo Molinari (zoologo e ricercatore) su presenza dei grandi carnivori e gestione dei conflitti e Alberto Moro (responsabile per la Lombardia del Gruppo grandi carnivori Cai) sulla coesistenza tra esseri umani e grandi carnivori.
In chiusura sarà proiettato uno spezzone del documentario “Orso, chi sei? Il ritorno dell'orso sulle Api, conoscerlo per non temerlo” di Oreste Forno.

Alle 18:20, sempre al Teatro Sociale, è in programma la presentazione, da parte di Angelo Schena e Pamela Lainati (coordinatrice Cai-Cultura), del libro L'altro K2. La tragedia dimenticata del Monte Api di Matteo Serafin. Il libro, edito da Hoepli con la collaborazione del Cai,  ricostruisce la storia della prima salita alpinistica su una vetta superiore ai 7000 metri da parte di una spedizione italiana, il Monte Api appunto (7132 metri), al confine tra Nepal, India e Tibet. La spedizione, avvenuta nella primavera del 1954, fu guidata dal settantunenne Piero Ghiglione, che partì con tre giovani compagni e tre sherpa. Sopravvissero in due: l'anziano capospedizione, che voleva salire in vetta a tutti i costi, e lo sherpa Gyaltzen Norbu, tornato sfinito dopo giorni di lotta tra la vita e la morte.

La copertina de "L'altro K2" di Matteo Serafin

Il giorno dopo, domenica 17 novembre alle 17 ancora una volta al Teatro Sociale, sarà proiettato il film “K2 Touching the sky” di Eliza Kubarska, introdotto dal già citato Angelo Schena.

Sempre Schena, la settimana successiva (giovedì 23 novembre, ore 21:20, Teatro Sociale), dialogherà con Hervé Barmasse sui due libri scritti dall'alpinista valdostano: “La montagna dentro”, uscito nel 2015 con Laterza, e “Cervino montagna leggendaria”, uscito nel 2021 con Mondadori Electa.

Da ricordare, infine, che dal 22 al 26 novembre in Piazza Garibaldi (orari 15 - 18:30) adulti e bambini potrenno provare l'arrampicata nella parete artificiale del Cai Valtellinese Sondrio.

Il programma completo è disponibile sul sito del festival.