A passo lento lungo il Sentiero Italia per immergersi nella fioritura di Castelluccio

Un dipinto di colori sul Pian Grande si Castelluccio di Norcia © Marta Zarelli

Norcia, città natale di San Benedetto, è una cittadina molto vivace racchiusa all’interno di mura medioevali. La città inclusa nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in seguito allo sciame sismico del 2016-17, ha visto il danneggiamento dei tanti edifici religiosi, primo fra tutti la Basilica di San Benedetto da Norcia, e la parziale ripresa di attività turistiche e ricettive. Patria della norcineria, l’arte della lavorazione degli insaccati, è conosciuta nel mondo anche per il suo tartufo nero pregiato e per la produzione della lenticchia di Castelluccio di Norcia avamposto di montagna che si raggiunge seguendo l’itinerario dopo una lunga tappa. Gli altipiani di Castelluccio, famosi per la spettacolare fioritura di inizio estate, sono dominati dall’imponente catena meridionale dei Monti Sibillini che in questa sezione raggiunge la sua vetta più elevata con il Monte Vettore (2476 m) maestoso massiccio calcareo che domina insieme ad altre cime l’intero altipiano. 

La sezione meridionale dei Monti Sibillini da Pian Grande. © Marta Zarelli

Nel periodo successivo alla pandemia, grazie forse all’aiuto dei social network che muovono masse di turisti veicolati da un’immagine, l’altipiano è stato letteralmente invaso da migliaia di auto in una sola giornata con l’unico obiettivo di farsi una foto in mezzo ai fiori. Si sono create congestioni e disservizi in alcune giornate che hanno portato l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, di concerto con i comuni coinvolti, a regolamentare l’afflusso nel periodo “caldo” della fioritura. Non è possibile nelle quattro settimane che solitamente vanno dal 15 giugno al 10 luglio circolare liberamente in auto per raggiungere l’altopiano e godere della splendida fioritura, stimoliamo pertanto, ai fini della sostenibilità del fenomeno, di raggiungere a piedi il grande bacino carsico seguendo il Sentiero Italia.

Passeggiando sul Pian Grande di Castelluccio © Marta Zarelli

Dalla cittadina di Norcia si lasciano le abitazioni in direzione est per addentrarsi nella solitaria Valle di Patino. Si sale in un tortuoso zig-zag che arriva alla Fonte di Patino, ottimo punto per fare un pieno di acqua fresca e riposarsi all’ombra di un faggio prima di riprendere la salita fino alla linea spartiacque tra il sistema dei Piani di Castelluccio ad est e quello di Santa Scolastica, a ovest. Da questo punto è consigliabile seguire il tratto della tappa precedente che collega Madonna delle Coste a Castelluccio in modo tale da raggiungere il piccolo borgo di montagna dall’alto e ammirare lo spettacolo della fioritura nella distanza. Sembra un dipinto, ogni campo ha una tonalità diversa di colore che va dal verde inteso, per quelle colture che sono ancora in ritardo o per l’orzo e il grano che non hanno fiori, al giallo e al rosso. In un’oretta di cammino è possibile raggiungere Castelluccio di Norcia e addentrarsi da qui verso i piani per un’immersione floreale di essenze e colori. 

Castelluccio © Marta Zarelli

Camminare tra distese di prati fioriti riconcilia con il mondo. É dimostrato che il contatto con la natura, ha benefici sulla salute mentale, sulle funzioni cognitive e il benessere emotivo. L’esperienza di camminare tra campi colorati, prima ancora che la bellezza di un panorama naturale ha un effetto positivo e diretto sul nostro stato d’animo, essendo l’esperienza vissuta da vicino con tutti i sensi. Gli altopiani di Castelluccio di Norcia, nei Monti Sibillini, sono uno dei luoghi più conosciuti dove poter immergersi in una fioritura spontanea di ineguagliabile bellezza. Il fenomeno chiamato dai locali “la fiorita” si ripete ogni anno tra fine primavera e inizio estate nella conca carsica che si trova a circa 1500 metri di altitudine, al confine tra Umbria e Marche, ai piedi delle cime più elevate dei Monti Sibillini. 

Sfumature di verde, indaco e rosso © Marta Zarelli

A metà giugno il primo fiore a colorare l'altopiano è di un giallo intenso, compaiono le delicate corolle della senape selvatica, caratterizzate da un piacevole profumo. Nel corso dell'estate, i fiori si trasformeranno in baccelli contenenti i semi, completando il ciclo vitale di questa pianta. Già a metà maggio sbocciano i primi papaveri rossi, che raggiungono la massima fioritura a fine giugno. Quando sembra che gli altopiani siano già pieni di colori, all'inizio di luglio fa la sua comparsa la fioritura dei fiordalisi. Questi fiori indaco, ultimi a sbocciare poiché bisognosi di maggiore luce, sono generalmente considerati infestanti e rimossi dalle coltivazioni. Tuttavia, a Castelluccio di Norcia è possibile ammirarli, mescolati alle distese di lenticchie in fiore che si nascondono ai piedi di queste piante colorate usufruendo di un ombrello naturale che le protegge sia dal freddo che dal caldo. E perciò tra i petali gialli, rossi e blu, si possono scorgere i piccoli fiori bianchi di queste pregiate leguminose. Coltivate da secoli sui piani carsici dell'Umbria, le lenticchie di Castelluccio sono un'eccellenza del territorio insieme a prodotti meno famosi ma altrettanto buoni come il farro e la roveja.

Scopri le tappe N03 e N04 del Sentiero Italia CAI

Fioritura di senape selvatica sul Pian Grande © Marta Zarelli