
La giuria, presieduta dall’antropologo ed ex presidente generale del CAI Annibale Salsa, e composta da autorevoli esperti come i giornalisti e scrittori Stefano Ardito e Marco Berchi, la direttrice del Museo Nazionale della Montagna di Torino Daniela Berta e l’antropologo Pietro Lacasella, ha scelto Ferrari per la sua capacità di analizzare in modo approfondito e accessibile l'impatto del turismo di massa sulle Alpi.
Secondo la giuria, Assalto alle Alpi «offre una riflessione globale sull’impatto del turismo di massa sul paesaggio montano, analizzando come questo fenomeno abbia trasformato le Alpi nel corso degli anni. Ferrari utilizza un linguaggio accessibile, rendendo la sua analisi fruibile anche ai non addetti ai lavori».
Menzione speciale è stata conferita ad Antonio Biganzoli per il libro Lo decide il Cervandone, apprezzato per il suo approccio innovativo e la narrazione che rende la montagna protagonista, valorizzandone la vitalità culturale.
Tra le opere segnalate, anche Bioavversità. Il vizio delle monocolture nelle terre alte di Giannandrea Mencini, che affronta il delicato tema dell’agricoltura intensiva in montagna e le sue implicazioni ecologiche e sociali, proponendo un ritorno alla biodiversità come chiave per la sostenibilità ambientale.
La premiazione si terrà venerdì 17 gennaio 2025 alle ore 18, presso l’Auditorium del Lanificio Maurizio Sella a Biella. Durante la cerimonia, una tavola rotonda esplorerà il tema: «Nuovi montanari… una ricolonizzazione possibile della montagna minore». Tra i partecipanti, River Ferdinandy, social manager e videomaker di origini internazionali, che ha scelto di vivere e lavorare in Valle Cervo, un esempio concreto di come le montagne possano attrarre nuovi abitanti.