Nel rapporto tra esseri umani e mondo selvatico, la natura diventa specchio delle nostre paure, ambizioni e compromessi. I quattro film proposti questa settimana, disponibili sulla piattaforma InQuota.tv, offrono uno sguardo intenso e variegato su questa relazione complessa: dalla storia millenaria dell'orso in Trentino al fascino per gli orsi polari nelle periferie canadesi, dal mistero della lupa Naya fino alla resilienza delle malghe alpine. Questi documentari ci portano attraverso territori fisici e simbolici, interrogando il fragile equilibrio tra conservazione, sfruttamento e convivenza. Un viaggio che ci lascia domande aperte, ma anche una consapevolezza più profonda delle sfide che il nostro tempo impone.
La frequentazione dell’orso
di Federico Betta
Un viaggio nella storia del rapporto uomo-orso in Trentino. Diversi protagonisti creano un puzzle di visioni che attraversa la preistoria, la storia, la lotta per la salvezza, il grande progetto di ripopolamento e il presente. Il documentario ci lascia con tante domande, senza dimenticare la realtà: la convivenza tra orsi e esseri umani crea conflitti non eliminabili e necessita forte impegno da parte di tutti.
Churchill, polar bear town
di Annabelle Amoros
Ogni anno, nel Canada settentrionale, gli orsi polari migrano verso la Baia di Hudson per cacciare le foche. Da ottobre a novembre, in attesa che si formi la banchisa, si stabiliscono alla periferia della città di Churchill (800 abitanti). Per lungo tempo cacciati, e ora protagonisti di safari fotografici, gli orsi sono diventati un’attrazione turistica e una notevole fonte di reddito per Churchill. La piccola città illustra perfettamente i complessi legami tra la nostra modernità e il cosiddetto mondo “selvaggio”.
Naya - Der Wald hat tausend Augen
di Sebastian Mulder
NAYA - DER WALD HAT TAUSEND AUGEN segue la vita di Naya, una lupa che ha camminato dall’est della Germania al Belgio con un collare GPS. Il primo lupo in Belgio in cento anni, improvvisamente fa notizia, ma poi la sua presenza prende una piega misteriosa. Questo collage visivo voyeuristico, fatto di immagini di fauna selvatica e di sorveglianza, esplora in modo affascinante la relazione tra gli esseri umani e questo iconico animale selvatico.
Venìa
di Emanuele Confortin
Malga Venegiota è un antico alpeggio situato nel profondo della Val Venegia, al cospetto delle Pale di San Martino. A monte, sotto le pareti del Mulaz pascolano le manze, nei pressi della malga invece si concentra il bestiame da mungere al mattino e la sera. Condurre una malga nel XXI secolo prevede professionalità aggiuntive, a partire dall’ospitalità, malgrado i limiti imposti dal Covid. Il possibile futuro dell’alpeggio richiede passione e senso del sacrificio, oggi più che mai è in mano ai giovani.