«Il Cansiglio è un Bene Comune: No alla vendita di qualsiasi sua parte per non dare l’avvio ad una serie di privatizzazioni che porterebbe allo snaturamento totale dell’area». E poi: «Salviamo e tuteliamo i grandi alberi presenti all’interno della foresta regionale». Sono questi gli appelli lanciati dalle associazioni promotrici del
34° incontro di alpinisti e ambientalisti in difesa dell’antica Foresta del Cansiglio, in programma
domenica 14 novembre. Tra loro Mountain Wilderness, Cai Veneto e Cai Friuli Venezia Giulia con le loro Sezioni.
Le proposte del cartello ambientalista cadute nel vuoto
«Abbiamo cominciato a impegnarci per il Cansiglio 35 anni fa, nel 1986 (qualche associazione da prima ancora)», affermano le associazioni nell'articolo pubblicato dal periodico Tera e Acqua. «Da allora non abbiamo mai smesso di essere presenti e vigili, di scrivere articoli, organizzare manifestazioni, marce, convegni, lanciando messaggi d’allarme ogni volta che si profilava un nuovo pericolo per l’integrità dell’Antica Foresta o del gruppo montuoso Col Nudo- Cavallo. All’inizio abbiamo proposto la creazione di un Parco Regionale, poi di una Riserva Naturale Regionale, infine una Riserva della Biosfera- Unesco, ma per il Cansiglio non si è avverato nulla».
L'edizione 2020 dell'incontro
L'edizione 2021 dell'incontro
Domenica 14 novembre il ritrovo è fissato alle 9,30 al parcheggio del Rifugio S. Osvaldo, chiuso da quattro anni e
«la cui possibile vendita è già stata annunciata dalla Regione». La camminata porterà i partecipanti al
Giardino Botanico Lorenzoni, dove, dopo il pranzo al sacco, saranno dati aggiornamenti sulla situazione attuale e prospettive per il futuro.
Una selvicoltura sempre più naturalistica
Il concetto che il cartello ambientalista non si stanca di sottolineare è che
«la selvicoltura deve diventare sempre più naturalistica, accettando che la funzione economica diventi sempre meno importante. È necessario lasciare spazio ai valori ecologici di tutela della biodiversità, della produzione di ossigeno, della cattura e conservazione nel legno della CO2 (contro il riscaldamento globale). Non ultima l’importanza sociale della foresta come luogo di recupero psicofisico e di cura per una popolazione chi ormai al 70% vive (o sopravvive) in ambienti urbani inquinati e malsani».
Clicca qui per il programma dettagliato della giornata.