3 itinerari alla scoperta del Pratomagno

Il Pratomagno, dorsale montuosa tra Casentino e Valdarno, offre panorami, biodiversità e borghi storici immersi nella natura toscana.
Le distese erbose sul crinale del Praomagno © Gianni Bertellini

Il Pratomagno è una lunga dorsale montuosa che si stacca con direttrice Nord-Ovest  Sud-est dal crinale principale dell'Appennino nei pressi del Monte Falterona. Quasi interamente circondato dal corso del Fiume Arno, il massiccio divide il territorio del Casentino dal Valdarno Superiore: ancora oggi molti percorsi escursionistici ricalcano le antiche vie di comunicazione che fin dal Medioevo scavalcavano la montagna unendo queste due aree. La vetta più alta è costituita dal Monte Pianellaccio (1592 m) contraddistinto dalla caratteristica e celebre croce visibile da grande distanza. Il toponimo Pratomagno è senz'altro riferibile al lunghissimo manto erboso sommitale che per quasi 20 km ne percorre senza soluzione di continuità il crinale, regalando panorami amplissimi su tutta la Toscana e su un'ampia porzione dell'Appennino. Il territorio, sviluppandosi dai 100 fino a quasi 1600 metri di altitudine è una vera e propria enciclopedia della biodiversità e natura, come testimoniano le importanti aree protette della Riserva Naturale Statale Biogenetica di Vallombrosa e dell'Area Naturale Protetta di Interesse Locale della Foresta di Sant'Antonio; ma quello naturalistico non è l'unico motivo d'interesse del Pratomagno. Lungo le sue pendici troviamo antichi borghi in pietra e pregevoli testimonianze di architettura religiosa come le numerose pievi romaniche disseminate su entrambi i versanti o come la famosissima Abbazia di Vallombrosa, culla dell'omonimo ordine monastico, immersa in una meravigliosa foresta.

 

I 3 itinerari proposti