Se la salita al Monviso del 12 agosto 1863 può considerarsi l'atto ideale di fondazione del Club Alpino Italiano, come già raccontato in queste pagine, si colloca poco più di 2 mesi dopo l'atto costitutivo ufficiale del Sodalizio. Quintino Sella, Bartolomeo Gastaldi, Giovanni Barracco, Giovanni Piacentini, Giorgio Tommaso Cimino, Luigi Vaccarone, Bettino Ricasoli, Giovanni Battista Schiapparelli e gli altri fondatori, diedero infatti formalmente vita al CAI il 23 ottobre 1863 nel Castello del Valentino di Torino.
Primo presidente del CAI fu eletto il barone Ferdinando Perrone di San Martino, con vicepresidente il già citato Bartolomeo Gastaldi il quale, l'anno dopo, diverrà presidente a sua volta restando in carica per 6 anni.
Da allora il CAI è cambiato insieme al mondo. Anche solo il numero di soci, che nel 1863 erano 200 e oggi sono 345.696 (nuovo record di iscritti, dato aggiornato proprio al 23 ottobre 2023) ci fa capire quanto il Club Alpino Italiano abbia modificato il suo ruolo all'interno della società stessa e non solo all'interno del mondo dell'alpinismo e della montagna.
Chissà cosa ci riserveranno i prossimi 160 di storia. Lo scopriremo, come di consueto, passo dopo passo.