2024: ghiacciai valdostani in ritirata tra crisi climatica e sabbia del Sahara

I ghiacciai valdostani nel 2024 continuano a ritirarsi, influenzati da sabbia sahariana e cambiamenti climatici, nonostante un rallentamento rispetto agli anni precedenti.
Monte Rosa © Pixabay

Il 2024 ha segnato un ulteriore arretramento dei ghiacciai valdostani. Nonostante un rallentamento rispetto agli anni precedenti, i dati restano negativi. Secondo il report “SottoZero” della Cabina di regia dei ghiacciai valdostani, la perdita media di massa è stata di 850 millimetri di acqua equivalente, un dato migliore rispetto agli ultimi due anni ma comunque preoccupante. Le fronti glaciali si sono ritirate mediamente di 12,5 metri, contro i 14,5 del 2023.

 

L’impatto della sabbia sahariana

Tra i fattori che hanno contribuito al ritiro glaciale, oltre all'ormai consueto innalzamento delle temperature medie, si ipotizza un ruolo significativo della sabbia trasportata dal Sahara. Questo fenomeno, verificatosi più volte durante l’anno, ha depositato polveri sulle superfici glaciali, riducendone l’albedo, ovvero la capacità di riflettere la luce solare. La sabbia ha così aumentato l’assorbimento dei raggi solari fino al 20%, accelerando la fusione della neve e del ghiaccio.

 

Uno scenario complesso e in evoluzione

Nonostante un aumento delle precipitazioni rispetto alla media recente, con una crescita del 23% di neve fresca, i ghiacciai valdostani continuano a ridursi. La temperatura media estiva del 2024 si è rivelata di 0,3°C superiore alla media degli anni precedenti, contribuendo a minare ulteriormente la stabilità delle strutture glaciali.