Alessio Allegrini © Riccardo MusacchioCuore del programma che celebra la Giornata Internazionale della Montagna a Pordenone è il Concerto n. 1 di Strauss, una delle pagine più iconiche dedicate al corno e al suo suono, che come nessun altro evoca l’universo montano: un'autentica "scalata" di virtuosismo strumentale e coloristico. Completano e racchiudono questo affresco alpino due capolavori che rappresentano un ponte tra vecchio e nuovo mondo, dalle montagne europee a quelle americane.
Il suono del corno è forse il più evocativo tra quelli che richiamano la montagna e le sue manifestazioni naturali.
Cuore del programma che celebra questo universo, il Concerto n. 1 per corno e orchestra di Strauss costituisce una delle pagine più iconiche dedicate a questo strumento, un'autentica "scalata" di virtuosismo strumentale e coloristico che vede nella doppia veste di solista e direttore della Filarmonica Marchigiana Alessio Allegrini, primo corno solista dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia e della Lucerne Festival Orchestra, scelto da direttori come Claudio Abbado e Riccardo Muti.
Completano e racchiudono l’affresco alpino due composizioni che sono un ponte tra vecchio e nuovo mondo, con il baricentro che si sposta dai saloni dorati mitteleuropei alla civiltà del progresso e delle conquiste tecnologiche novecentesche.
Nel viaggio verso la primavera di "Appalachian Suite" che chiude il programma leggiamo anche un viaggio figurato dell'umanità, che dalla quiete rassicurante e dalle atmosfere fiabesche delle montagne dell'Austria di Johann Strauss jr giunge ai Monti Appalachi di Aaron Copland, con le loro caratteristiche atmosfere popolaresche e i ritmi jazz, uno spaccato di America che va dalle antiche praterie ai grattacieli.