“Balo” del Monte Chiadin (2262 m)

Il monte incombente
Croce e campana della Balo del Chiadin © Melania Lunazzi

Quando si esce dal tunnel stradale che collega gli abitati di Rigolato e Forni Avoltri e si percorre la parte alta del Canal di Gorto, dove scorre il Torrente Degano, saltano subito all’occhio i ripidi versanti di una cima che incombe sull’abitato di Forni Avoltri: sono quelli del Monte Chiadin. Questa cima appare da Forni come un bastione dalla testa rocciosa - prativa e dal corpo boscato e attrae per la sua verticalità. Se ne può raggiungere una prominenza panoramica, la “Balo” (“palla” nel dialetto locale, per il suo profilo bombato) percorrendo da Est un sentiero ripido che si inerpica attraverso boschi misti cresciuti su pendenze accentuate e superando alcune balze prative sospese. L’arrivo alla “Balo” del Chiadin è come su una prua di nave che domina la vallata. La cima vera e propria del Monte Chiadin - che offre altri due itinerari di salita da Sud e da Nord - si guadagna percorrendo lungo la dorsale Est gli ultimi 200 metri di dislivello (paletti con segnavia poco visibili).

Itinerario

Il sentiero inizia proprio dalla strada statale, pochi metri prima del tunnel e 500 metri dopo il ponte su Torrente Degano salendo verso Sappada. Si segue il segnavia Cai 168 addentrandosi in un tratto di bosco misto di faggio e acero, inizialmente senza troppa pendenza. Si supera una conca con massi e rocce sparse e, dopo il cartello che indica la madonnina Cret di Navos (punto panoramico), si seguono le tracce di un’antica mulattiera che poi ridiventa sentiero e si inerpica con qualche tornante e tratti più diretti. Attraverso boschi di conifere si arriva in prossimità di alcune piccole baite (1512 m). Da qui il sentiero prosegue con qualche radura prativa tra alberi più radi fino a giungere nei pressi di Punta Salinas (1812 m), dove la traccia si fa labile. Piegare decisamente a sinistra verso Ovest, evitando di imboccare il sentiero 168a che scende verso il vallone del Rio Avoltruzzo (eventuale itinerario alternativo di discesa, con un rientro più lungo) e seguendo, attraverso il Giogo del Chiadin invece la panoramica dorsale Est del Chiadin. Tra prati e macchie di arbusti e alberi dalla dorsale si guadagna un tratto più ripido, tra erba e rocce (1970 m) e si giunge nel catino (da cui il nome Chiadin) finale, dal quale si vedono sia la cima che l’anticima del Monte Chiadin (2252 m): piegare decisamente a sinistra per risalire con piccoli cambi di direzione l’aerea “Balo” con la croce e la campana (3,30 h).

Discesa

Avviene per lo stesso itinerario di salita (2.30 h).

Partenza: Forni Avoltri 950 m
Arrivo: “Balo” del Monte Chiadin 2046 m
Lunghezza: 9 km (andata e ritorno)
Dislivello: 1096 m (+200 per la cima del Chiadin 2287 m)
Durata: 6 h (andata e ritorno)
Difficoltà: EE
Esposizione discesa: Est
Punti d’appoggio: nessuno
Periodo consigliato: luglio-settembre

https://www.openstreetmap.org/#map=13/46.5999/12.7847

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