«Olimpiadi 2026 trasparenti, legali e rendicontabili»

È questa la richiesta di 20 associazioni nazionali e territoriali, che domani a Pieve di Cadore lanceranno la campagna “Open Olympics 2026”. In rappresentanza del Cai interverrà il Vicepresidente generale Manlio Pellizon
Cortina d'Ampezzo © Cai

Si chiama “Open Olympics 2026” la campagna internazionale di monitoraggio civico che una rete di 20 associazioni nazionali e territoriali (tra cui il Club alpino italiano) guidate da Libera lancerà domani a Pieve di Cadore.

La campagna chiede che i Giochi olimpici invernali Milano Cortina siano trasparenti, legali e  rendicontabili e prevede una petizione pubblica rivolta ai soggetti internazionali e nazionali a diverso titolo responsabili dell’evento: dal Comitato Olimpico Internazionale al Coni, dalla Simico S.p.A ad Anas S.p.A, dalla Fondazione Milano Cortina 2026 al Ministero per lo sport e i giovani del Governo Italiano.

Le associazioni, dopo aver intrapreso un percorso di confronto e raccolta dati durato mesi, danno appuntamento domani a Pieve di Cadore (Auditorium Cos.Mo, via Arsenale, 15 c/o Museo dell'Occhiale, ore 9:30) con un incontro pubblico che prevede la presentazione di dati inediti frutto di una prima raccolta civica e  l'annuncio della richiesta di trasparenza oggetto della petizione.

Il pomeriggio (dalle 15 alle 18 presso Colonia Alpina di Padova a Calalzo di Cadore ) si svolgerà un laboratorio di monitoraggio a cura di Progetto Common - Comunità monitoranti, che darà concretamente avvio a una strategia coordinata volta alla costruzione di comunità monitoranti per la vigilanza civica delle opere sul territorio.

«Il Consiglio centrale del Cai ha da tempo approvato un documento che chiede Giochi Olimpici sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico e il Gruppo di lavoro Olimpiadi, insieme alle nostre strutture centrali e territoriali, è costantemente impegnato nel monitoraggio delle opere olimpiche in fase di realizzazione», afferma Mario Vaccarella, delegato della Presidenza generale del Cai alle Olimpiadi 2026. «L'adesione a “Open Olympics” può rappresentare un importante momento in cui richiedere l'applicazione dei principi di sostenibilità sociale ed economica insieme a tutti gli altri soggetti della società civile coinvolti».

Assieme ad attiviste e attivisti territoriali, saranno presenti personalità di rilievo del mondo ambientalista e di quello per la legalità, come il Presidente di Libera don Luigi Ciotti, lo scrittore, saggista e giornalista d’inchiesta del Corriere della Sera Gian Antonio Stella, i vertici nazionali di Wwf Italia, Italia Nostra, Legambiente, Cai, Mountain Wilderness Italia e Cipra Italia. In rappresentanza del Cai interverrà il Vicepresidente generale Manlio Pellizon.