"Oltre le nuvole" Premio alla migliore drammaturgia sulla montagna

L'obiettivo del Premio è promuovere tematiche legate alla valorizzazione della montagna in relazione alla salvaguardia dell'ambiente attraverso il teatro e la sua capacità di diffusione e condivisione. Il premio è parte integrante del Progetto Montagna ideato dal Teatro Verdi di Pordenone in collaborazione con il Club Alpino Italiano.

Sabato 30 giugno serata conclusiva e premiazione del testo vincitore del contest Oltre le nuvole 2023, premio dedicato alla migliore drammaturgia a tema montagna. Progetto nato da un'idea del Teatro Verdi di Pordenone, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, finalizzato all'obiettivo di promuovere la conoscenza della cultura della montagna tramite una scrittura scenica contemporanea inerente le tematiche di questo ambiente prezioso. 

La Sala Palco del Teatro Verdi è gremita. Presenti molti amministratori delle comunità locali, i presidenti delle sezioni CAI del territorio ad assistere alla mise en espace del testo vincitore del concorso “Disegno divino” di Christian Gallucci anche interprete con Anna Sala.

Le luci in sala si spengono lentamente, le voci e il brusio del pubblico si affievoliscono sino a tacere, la luce sul palcoscenico, con graduale assolvenza, illumina la scena. Pochi elementi necessari per questa prima prova. 

L'emozione e la tensione degli attori è palpabile già dalle iniziali parole e frasi che i loro corpi trasmettono. Corpi ancora rigidi che si scioglieranno strada facendo. Il pubblico è attento e trasmette la sua partecipazione tanto necessaria a chi sul palco dà forma a parole, suoni, gesti e movimenti del testo. “Disegno divino” ha una sua levità drammaturgica che si esplicita attraverso livelli narrativi su piani diversi. Narrazione a tratti sincopata ma funzionale ai dialoghi intensi e ruvidi con passaggi leggeri e ironici. Dialoghi che in taluni momenti diventano brevi monologhi. Una mise en espace acerba ma non poteva essere altrimenti che necessita, a mio avviso, di un lavoro registico deciso e strutturato che sappia far emergere al meglio le peculiarità di una drammaturgia del tutto particolare. I sette personaggi: Stephanie, Don Luca, la madre di Don Luca, Nicola, la giornalista e i due escursionisti, necessitano di almeno cinque interpreti. Di attori che imprimano ritmo e intensità, con le dovute pause e silenzi, ad una testualità bisognosa di tempi teatrali adeguati. Nella sua essenzialità, la mise en espace ha dimostrato il valore di un opera che, con alcuni tagli e aggiustamenti, saprà fare emergere tutte le sue potenzialità.

Buio. Applausi lunghi e intensi. Poi la premiazione. 

Il Presidente del Teatro Verdi Giovanni Lessio conferma la prosecuzione nel 2024 del concorso, integrando il progetto con ulteriori finalità. Angelo Schena, componente del Comitato Direttivo Centrale del CAI, in rappresentanza del Presidente Generale Antonio Montani, assicura la partecipazione e il sostegno futuro all'iniziativa. Sulla stessa linea si è espressa Morena Cristofoti, Assessore alle attività produttive e politiche europee del Comune di Pordenone. 

da sinistra: Angelo Schena, Morena Cristofori, Antonio Massena, Christian Gallucci, Giovanni Lessio e in secondo piano Anna Sala

Infine la lettura delle motivazioni espresse dalla Giuria del Premio su “Disegno divino”. 

Insomma, un buon viatico per il futuro, nella direzione di una nuova strategia attraverso la quale il teatro incontri anche la montagna e viceversa. 

Inappuntabile l'organizzazione dell'evento curata dall'intero staff del Teatro Verdi diretto da Marika Saccomanni.