Un'escursione nel cuore del parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, con l’ausilio di joelette, carrozzelle adatte al transito fuoristrada rese disponibili grazie all’ente parco e al Cai Abruzzo
Un'escursione nel cuore del parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga,
con l’ausilio di Joëlette, carrozzelle adatte al transito fuoristrada rese disponibili grazie all’ente parco e al Cai Abruzzo.
Tra escursionismo e divulgazione scientifica
Domenica 29 agosto, dal Giardino Botanico, nei pressi dell’Osservatorio Astronomico del Gran Sasso, con direzione Monte Scindarella,
ha preso avvio l’escursione con sei persone interessate da disabilità, a bordo delle joelette condotte dai volontari dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, le guide ambientali Gaia, il tour operator inclusivo Appennini For All, e gli Accompagnatori di Escursionismo del Cai Abruzzo Paolo Cucculelli, Marina Buschi, Tina Martone e Mariagrazia Baldacci. Durante la passeggiata docenti botanici e geologi della UnivAq hanno offerto
momenti di divulgazione scientifica agli escursionisti e ai volontari, che numerosissimi hanno aderito all'iniziativa.
«Empatia, inclusione, solidarietà, amore per il prossimo, sono le parole del Prof. Edoardo Alesse, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi de L’Aquila, che nell’ambito del progetto “Street Science for all”, ha ringraziato tutte le associazioni intervenute e, fra queste, il Club Alpino Italiano d’Abruzzo, nella persona del Presidente Francesco Sulpizio, per aver reso possibile portare il simbolo della ricerca scientifica in alta quota», scrivono gli accompagnatori di escursionismo del Cai Abruzzo Tina Martone e Mariagrazia Baldacci.
«Un turbinio di emozioni, fatica, risate e lezioni di vita hanno accompagnato tutti sino alla vetta, lì dove gli speciali escursionisti sono stati salutati dall’inatteso e spettacolare passaggio di cinque esemplari di grifoni. Un ringraziamento speciale al Comitato Medico Scientifico del Club Alpino Italiano d’Abruzzo e al suo Presidente Dr. Osvaldo Di Andrea che da anni si adopera per rendere la montagna accessibile ed inclusiva», continuano.